Milano, 25 luglio 2024 – Il furto in diretta. Lo strappo dell'orologio in pieno centro. Con uno schema preciso e compiti ben delineati prima dell'azione: il primo ha preso il cronografo dal polso della vittima; il secondo si è fatto consegnare il Patek Philippe per scappare; il terzo era pronto a usare lo spray al peperoncino per fermare l'eventuale reazione del derubato. Il raid è stato bloccato dagli agenti del commissariato Centro, che sono riusciti ad arrestare l'autore materiale dello strappo, un sedicenne marocchino controllato a Milano per la prima volta a febbraio e già denunciato il 5 luglio per porto di oggetti atti a offendere (una bomboletta di sostanza urticante).
I controlli in via Grossi
Ore 15.15 di mercoledì 24 luglio, i poliziotti di piazza San Sepolcro sono impegnati insieme alla Polizia locale in uno dei consueti servizi straordinari di controllo del territorio in piazza Duomo e dintorni. Gli investigatori in borghese notano la presenza di un gruppo di tre ragazzini nordafricani e decidono di monitorarne i movimenti in via Grossi, a due passi dalla Galleria. A un certo punto, i poliziotti vedono il gruppo che si accoda a due famiglie di cambogiani in vacanza in città e a loro volta iniziano a seguirli. Il sedicenne si stacca dal trio, si avvicina al gruppo di turisti asiatici e prende di mira in particolare un trentottenne che in patria è un funzionario di polizia: gli afferra il polso sinistro e strappa il Patek Philippe del valore di 70mila dollari. Il cronografo passa subito di mano, al complice che aspetta qualche passo indietro. Il diciassettenne viene subito bloccato e arrestato per rapina in concorso e indagato per resistenza a pubblico ufficiale.
L'orologio recuperato
Il complice con il Patek in mano viene fermato dell'addetto alla sicurezza di un negozio del centro, ma riesce a divincolarsi dalla presa e a fuggire. Nella colluttazione, però, perde l'orologio, che verrà poi restituito al legittimo proprietario. Il sedicenne è stato accompagnato al carcere minorile Beccaria. Le indagini sono ancora in corso per capire se ci sia la stessa gang dietro altri raid simili per le vie del centro.