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Sicurezza a Milano, ecco il piano di Gabrielli: vigili di quartiere e più pattuglie di notte. “Ma non c’è emergenza”

La ricetta dell’ex capo della Polizia da ottobre delegato del sindaco per combattere la criminalità. Sala attacca la destra al Governo: “Propaganda bieca sulle paure dei cittadini”

Franco Gabrielli, delegato del sindaco per la Sicurezza

Milano – Vigili di prossimità nei quartieri e un aumento delle pattuglie della Polizia locale durante le ore serali e notturne, oltre a una collaborazione con i City Angels per zone delicate come quelle attorno alla Stazione Centrale. Sono alcune delle misure proposte dal Comitato sulla Sicurezza guidato dall’ex capo della Polizia Franco Gabrielli.

Vigili di prossimità

I vigili di prossimità che partiranno nei primi mesi del 2024, come ha spiegato l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, saranno dedicati a un quartiere specifico, saranno in coppia o soli e gireranno per i quartieri a piedi, dove ci sono negozi, aree verdi, “inizieremo con un quartiere per ogni municipio”.

In 9 quartieri

I nuovi assunti nel 2024 – ha proseguito Granelli – andranno in parte a fare questo servizio, oltre che a rimpiazzare gli agenti che andranno in pensione. Saranno operativi in 9 quartieri con due persone dedicate per ognuno, numeri che poi il Comune verificherà, per arrivare a una copertura totale della città.

Pattuglie notturne

L'obiettivo di Palazzo Marino è aumentare le pattuglie di sera e di notte per arrivare "da 5 pattuglie di notte a 15 – ha detto Granelli – e la sera da una decina di pattuglie vogliamo arrivare a 30”. L’entrata in vigore della nuova pattuglia notturna dipenderà dagli accordi con i sindacati della Polizia locale.

Basta scontri politici

"A Milano – ha commentato Gabrielli – non c’è un’emergenza sicurezza, ma ci sono criticità mai disconosciute dal sindaco”. “Ho sentito molte cose anche surreali – ha proseguito – come il non prendere sul serio siccome è gratuito oppure che avrei commissariato gli assessorati e creato situazioni di conflittualità stante il mio pesante passato. Nulla di tutto questo”. Sulle polemiche in merito al tema sicurezza Gabrielli ha sottolineato: "Essendo la sicurezza non solo un diritto, ma un bene comune vorrei fosse trattata e gestita con la cura e l'attenzione e non soltanto perché diventi patrimonio di scontro politico. Su questi temi si dovrebbe lavorare tutti nella stessa direzione”.

Ambrogino d’oro

Gabrielli ha poi commentato la tentata violenza sessuale di qualche giorno fa in piazza della Scala ai danni di una 19enne, sventata da una coetanea che ha colto il gesto d’aiuto Signal for help. “In questa vicenda – ha detto il delegato del sindaco alla sicurezza – c’è un messaggio importante e cioè il comportamento di quella cittadina e di quei cittadini che non si sono girati dall'altra parte e che hanno subito chiamato le forze di polizia”. “Quella è l'immagine più plastica di quello che immagino debba essere la sicurezza – ha aggiunto – Questa sarebbe e lo dico da inguaribile toscano la persona più meritoria dell’Ambrogino d’oro".

Sala contro il Governo

Anche il sindaco Beppe Sala è tornato sulla questione sicurezza a Milano, lanciando un messaggio al Governo: “Abbiamo sentito parlare in questi anni di blocchi navali e tolleranza zero e i risultati sotto gli occhi di tutti, c’è una propaganda abbastanza bieca della destra sul tema della sicurezza che è tesa ad anticipare la campagna elettorale su Milano. Ma io spero che la gente si svegli. Questa destra al governo ha mostrato dei limiti enormi e la situazione secondo me è peggiorata. É inaccettabile sentire dire che ci siamo svegliati adesso sulla sicurezza, non è così e agli atti c’è la mia campagna elettorale del 2021 che mostrava come questo era un tema prioritario”. Sala ha poi spiegato che “il mio attacco non è al governo ma è su una certa propaganda che viene dal centrodestra, c'è una collaborazione con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi”.