L'altro lato dei femminicidi. Altrettanto tragico. Parliamo dei figli delle vittime. Che, spesso, sono anche figli dei carnefici. La loro vita viene travolta e cambia radicalmente da un giorno all'altro. In alcuni casi, se non esiste una rete familiare solida, corrono il rischio di trovarsi del tutto smarriti. Senza un aiuto. In Italia, oggi, sono oltre 2.100 gli orfani di femminicidio. Per garantire loro un sostegno l'associazione Feminin Pluriel Italia, sodalizio fondato dall'avvocata Diana Palomba, organizza un evento di beneficenza nel corso del quale verranno raccolti fondi destinati a ragazzi e ragazzi colpiti dalla tragedia della perdita della madre, morta di morte violenta.
La kermesse è in programma venerdì 21 ottobre a Milano: a ospitare i partecipanti sarà Palazzo Parigi, il grand hotel di corso Porta Nuova. Inizio alle 19. Nel corso della serata, patrocinata dal Comune di Milano, saranno presentati i nuovi progetti di sensibilizzazione rivolti alle donne e agli orfani di femminicidio. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto all'associazione Edela, che tutela le vittime di violenza di genere e le famiglie a cui queste vengono affidate, al progetto Andrea Bocelli foundation, nata per aiutare persone in difficoltà a causa di malattie, povertà ed emarginazione sociale e ad Ara Lumiere, marchio di abiti e accessori creato da un collettivo di donne indiane sopravvissute ad attacchi con l'acido.
"Sarà come sempre un evento leggero - ha detto la presidente di Feminin Pluriel Diana Palomba in un'intervista - perché abbiamo bisogno di leggerezza. Attenzione, però, leggerezza non vuol dire superficialità. Fare una cosa bella per una cosa buona. Nella serata del 21 affronteremo come sempre tanti temi, ma quest’anno i riflettori saranno puntati sull’importanza della cultura. Una serata di raccolta fondi con l’obiettivo di portare i ragazzi all’Università e garantire loro un futuro. Parole d’ordine: prevenzione, cultura, formazione".
Feminin Pluriel, insieme a Edela, altra protagonista dell'evento milanese, è in prima linea nella mobilitazione per una legge specifica sui femminicidi, che lavori sulla prevenzione ma faccia anche del sostegno agli orfani un suo pilastro. "Bisogna intervenire su due fronti - è il pensiero di Palomba - da una parte un intervento restrittivo concreto ai primi segnali di annunciata violenza, dall'altra la prevenzione sugli uomini, che dovrebbe partire da lontano. Perché spesso i primi segnali arrivano da bambini: un bambino violento, un bullo oggi sarà un uomo violento domani".