MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Galleria, ecco il decalogo per il decoro e l’identità del Salotto dei milanesi

Intesa con Sovrintendenza e commercianti, la Giunta comunale approva 10 nuove regole per salvaguardare l’immagine dello storico immobile

La Galleria con l'albero di Natale griffato Dior

La Galleria con l'albero di Natale griffato Dior

Milano - Il decalogo della Galleria. Dieci regole per salvaguardare il decoro e l’identità del Salotto dei milanesi concordate da Comune, Sovrintendenza e commercianti.

Dall’allestimento delle vetrine alle istallazioni temporanee, da luci e colori impiegati dalle griffe alle forme di pubblicità, le norme approvate da Palazzo Marino in una delibera di Giunta firmata dall’assessore al Demanio Emmanuel Conte riguardano sia la gestione degli eventi sia le opere di adeguamento degli spazi che affacciano sui due bracci della Galleria, oltre che in parte sui Portici Settentrionali di Piazza del Duomo. Vediamo nei dettagli il decalogo. Primo: i serramenti, se non possono essere restaurati, dovranno essere in ferro, verniciato a caldo color ottone brunito. Sui vetri, invece, non sono ammesse pellicole, vetrofanie, scritte o loghi. Secondo: gli allestimenti di vetrine e spazi interni non devono compromettere l’armonia dell’insieme, dunque vietati i colori sgargianti tipo rosa shocking, giallo fosforescenti o illuminazioni aggressive. Terzo: vietato creare stazionamenti di clienti all’esterno degli esercizi commerciali, soprattutto se determinano limitazioni del flusso delle persone in Galleria. Quarto: no a tende esterne fissate sui prospetti. Quinto: le insegne dei negozi nel Salotto devono essere con scritta color oro su sfondo di vetro non lucido.

Sesto: stop a nuovi dehors oltre a quelli già autorizzati e niente pergolati. Settimo: non sono ammessi né tappeti né pedane. Ottavo: vietati allestimenti temporanei o pubblicitari esterni proposti dai singoli esercenti. Sì ad allestimenti istituzionali se autorizzati dalla Sovrintendenza. Nono: i cantieri con ponteggi, recinzioni e oscuramento delle vetrine devono essere autorizzati dalla Sovrintendenza. Decimo: le procedure autorizzative devono sempre essere seguite dai concessionari.

Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, sottolinea: “Siamo molto contenti di aver condiviso con il Comune e l’Associazione di categoria uno strumento che consentirà una migliore valorizzazione degli straordinari spazi della Galleria, nel rispetto delle loro caratteristiche storico-artistiche”. Pier Antonio Galli, consigliere delegato dell’Associazione Salotto di Milano (Confcommercio), afferma che “le nuove regole sulla Galleria valorizzano, con una maggiore omogeneità, l’immagine coordinata delle attività commerciali”.