MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Galleria, presto un nuovo ingresso. La libreria Rizzoli rinuncia a 300 mq. Asta all’incanto per lo spazio libero

La bottega storica rinnova il contratto con il Comune per altri 18 anni: canone annuo di 500mila euro. Conte: "Non rinunciamo agli spazi culturali nel Salotto". Maggior introiti dal locale ancora da assegnare.

La libreria con i pannelli davanti alle vetrine per coprire i lavori di ristrutturazione e di riduzione dello spazio da utilizzare

La libreria con i pannelli davanti alle vetrine per coprire i lavori di ristrutturazione e di riduzione dello spazio da utilizzare

La storica libreria Rizzoli rinuncia a 300 metri quadrati e in Galleria Vittorio Emanuele presto spunterà una vetrina con un nuovo marchio. Il Comune, proprietario del Salotto dei milanesi, giovedì ha firmato un nuovo contratto di concessione con la Rizzoli, che resterà in Galleria altri 18 anni. La novità, anticipata all’inizio, non è banale: da una costola della libreria di 300 mq, tra piano terra e primo piano nascerà un nuovo negozio. Con il nuovo contratto, infatti, Rizzoli separa una parte del suo grande spazio e lo riconsegna al Comune. Il locale liberato tornerà nella disponibilità del Demanio comunale tra circa quattro mesi, al termine dei lavori di restyling della Rizzoli, e sarà messo a bando, con asta all’incanto, da Palazzo Marino, che in questo modo potrà aumentare i suoi ricavi dagli affitti del Salotto. Il canone annuo della libreria sarà di 527.654 euro, al netto dello sconto del 10% previsto per le botteghe storiche, una cifra che sarà aggiornata anno dopo anno secondo l’ultimo indice dei prezzi accertato dall’Istat.

I lavori nella Rizzoli, già chiusa al pubblico da qualche giorno, sono iniziati: la libreria riaprirà in primavera completamente rinnovata. Per ora, sui pannelli che oscurano le vetrine e l’interno del locale, compare la scritta "la libreria è in fase di rinnovo. Mondadori Duomo ti aspetta a pochi passi da qui", cioè sotto i portici meridionali di Piazza Duomo.

Il contratto è stato firmato in attuazione di una delibera proposta dall’assessore Emmanuel Conte alla giunta la scorsa estate per salvaguardare librerie e storici luoghi della cultura nel Salotto, proprio in vista della scadenza del contratto, in questo mese di gennaio, di Rizzoli e poi di Bocca (contratti del 2013 in scadenza nel 2025), considerando la situazione di sofferenza delle librerie (concorrenza dell’online, i costi in crescita etc). In Galleria c’è anche la libreria Feltrinelli. Marchi culturali che si trovano fra grandi marchi dell’alta moda che offrono canoni sempre più alti: con l’ultimo incanto vinto da Tiffany per uno spazio vista Ottagono si è arrivati alla cifra monstre di 20.600 euro al mq.

Quanto alla storia, Rizzoli è in Galleria dal 1949, ma in spazi destinati ai libri fin dal 1931. La maniglia di bronzo con la iconica “R” sulla porta a vetro d’ingresso è originale del 1949. Enzo Biagi e Oriana Fallaci avevano lì un loro piccolo ufficio. Al posto di quello di Biagi c’è una targa e la sua lampada da scrivania; della Fallaci è rimasta la sua Olivetti Lettera 22, esposta in una teca vicino ai suoi libri.

L’assessore Conte, intanto, sottolinea che "la permanenza della libreria Rizzoli e delle botteghe storiche rappresenta una precisa scelta di indirizzo della giunta: a disegnare la geografia commerciale del Salotto dei milanesi, ambito dai grandi marchi internazionali, non sono le sole regole del mercato ed è garantita la centralità della cultura".