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Galleria Vittorio Emanuele II, il Comune di Milano apre bandi per tre negozi

Si tratta degli spazi attualmente ad insegna ‘Piumelli’ e ‘Montblanc’, fra piazza della Scala, via Marino e via Foscolo. E di un’unità da 118 metri quadri con due vetrine, sul braccio laterale verso via Silvio Pellico

La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, aperta nel 1867

Milano, 12 agosto 2023 – Due nuove gare pubbliche per la concessione di spazi in Galleria Vittorio Emanuele. 

Il primo bando aperto dal Comune di Milano riguarda due negozi, nel corpo di fabbrica fra piazza della Scala, via Marino e via Foscolo. Attualmente ad insegna "Piumelli" e "Montblanc", le due unità saranno concesse in uso per 18 anni.

Per il primo negozio di 134 metri, il canone annuo a base d'asta è di 388mila euro, per il secondo, di 290 metri quadri, il canone annuo a base d'asta è di 840mila euro. Le due nuove boutique saranno più ampie delle attuali: agli spazi ai piani terra, interrato, soppalco e ammezzato, sui quali si sviluppano oggi i due negozi, saranno infatti collegati ulteriori locali al primo piano.

“La razionalizzazione degli spazi, grazie all'applicazione del principio del verticalismo, ci permette di valorizzare al meglio le potenzialità della Galleria che è stata oggetto, nel tempo, di interventi di valorizzazione finalizzati a preservarne il significato monumentale, storico, culturale e identitario e, al contempo, ad incrementarne la redditività, per continuare a garantire i servizi ai cittadini della nostra città”, ha affermato l'assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte.

Il secondo bando riguarda una unità da 118 metri quadri con due vetrine, sul braccio laterale verso via Silvio Pellico. Il canone annuo a base d'asta è fissato in 342mila euro.

Entrambi i bandi, aperti fino al 28 settembre, prevedono l'aggiudicazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, con un punteggio massimo di 40 per l'offerta economica e di 60 per l'offerta tecnica. L'obiettivo dei bandi è garantire l'alta qualità della proposta di utilizzo degli spazi, che deve essere legata alle tradizioni più prestigiose e consolidate della città o all'eccellenza del made in Italy o internazionale.