REDAZIONE MILANO

Gambizzato a Milano dal cognato: prima gli insulti su TikTok, poi l’agguato in strada

L’agguato in strada risale allo scorso 9 aprile. In manette un italiano di 31 anni di origini campane che fa parte di una famiglia sinti

L'intervento di Carabinieri e Polizia Locale sul luogo della sparatoria in viale Marche (Foto Fasani)

L'intervento di Carabinieri e Polizia Locale sul luogo della sparatoria in viale Marche (Foto Fasani)

Milano – Un italiano di 31 anni di origini campane, Morello Bevilacqua, è stato arrestato a Cinisello Balsamo con l’accusa di aver sparato alle gambe del cognato Antonio Abruzzese, di 39 anni, lo scorso 9 aprile in viale Marche a Milano. La ragione dell’agguato è da ricercarsi in una sorta di faida interna alle due famiglie di etnia sinti a cui appartengono l’arrestato e il ferito. L’aggressione era stata preceduta da una serie di minacce e insulti su TikTok tra i protagonisti della vicenda.

Il trentanovenne era stato colpito mentre stava per entrare nella sua auto, posteggiata in viale Marche: contro di lui erano stati esplosi quattro colpi di pistola. Alla scena avevano assistito alcuni passanti. A seguito del ferimento, la vittima era stata trasportata in emergenza all’ospedale Niguarda, dove era rimasta ricoverata per circa due mesi a causa delle gravi lesioni riportate alle gambe.

Per accertare l’accaduto, gli inquirenti hanno eseguito analisi biologiche e visionato le telecamere della zona, i tabulati telefonici e diversi profili social. Nei confronti del trentunenne hanno quindi raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del trentunenne. 

Alcuni suoi familiari hanno poi consentito di documentare – anche grazie all'analisi delle tracce biologiche rinvenute sulla scena del delitto – il diretto coinvolgimento dell’indagato. L'uomo, rintracciato a casa sua, è stato portato al carcere San Vittore in attesa dell'interrogatorio di garanzia.