di Alessandra Zanardi
Da Desenzano del Garda a Valdobbiadene, passando per Trento, Canazei e Cortina. Oltre 400 chilometri percorsi in bicicletta, pedalando anche attraverso le Dolomiti, per una sfida di solidarietà. È l’impresa compiuta da 9 dipendenti di Salesforce, multinazionale californiana di software con sede anche a Milano, la cui avventura sulle due ruote è servita a raccogliere fondi, oltre 6mila euro in totale, per Fracta Limina onlus, fondazione di Melegnano che aiuta i ragazzi con autismo. "Ci è piaciuta l’idea - racconta Rosalba Campanale, unica donna del gruppo di nove colleghi con la passione per le due ruote - di fare qualcosa di concreto per essere d’aiuto fuori dalla comfort zone. La nostra sfida personale è diventata anche una sfida per gli altri".
L’incontro tra Giacomo Selmi, manager di Salesforce, e il presidente di Fracta Limina Mario Ciummei è avvenuto qualche tempo fa. Una breve presentazione della fondazione, ed è scattata subito la disponibilità dell’azienda a sostenere la causa pro autismo. Di lì è partita l’idea di coinvolgere i lavoratori in qualcosa che avesse anche un valore simbolico: superare i limiti e arrivare in cima. Così è nata un’impresa che ha saputo coniugare sport, solidarietà e comunanza tra colleghi. Un percorso che si è dipanato in varie tappe, accompagnato da fatica, certo, ma anche divertimento con un obiettivo importante: sensibilizzare sull’inclusione delle persone con autismo. "Anche quando eravamo separati - sottolinea Rosalba - ci aspettavamo al termine della salita, sempre". Con questo spirito il gruppo ha terminato il giro.
E insieme ai chilometri sono arrivate anche le donazioni, in parte frutto di contributi degli stessi dipendenti-ciclisti in parte frutto di elargizioni arrivate dopo che l’avventura sulle due ruote è stata raccontata sui social. "Un’esperienza bellissima, di cui possiamo andare fieri", ribadiscono i partecipanti. I fondi raccolti andranno ad incrementare il tesoretto che Fracta Limina sta cercando di mettere da parte per realizzare il progetto "Icaro", ossia per creare, a Melegnano, un centro specializzato nel sostegno alle persone autistiche.