REDAZIONE MILANO

Ritrovato a Milano dopo 20 giorni di angoscia lo studente di 17 anni scomparso da Garbagnate: sta bene ed è rientrato in famiglia

In fuga dall’11 marzo, il ragazzo di Bollate ha chiamato il 112 ed è stato portato al San Carlo per i controlli medici. “Non ho subito violenze”. Avrebbe dormito in un deposito abbandonato

La polizia ha consegnato il giovane alla famiglia: sta bene e ha raccontato di non aver mai subito violenze

La polizia ha consegnato il giovane alla famiglia: sta bene e ha raccontato di non aver mai subito violenze

È stato finalmente ritrovato questa mattina dopo 20 giorni di angoscia il 17enne di Bollate, scomparso l'11 marzo da Garbagnate Milanese. Il ragazzo la scorsa notte ha chiamato il 112, dicendo di aver avuto un malore. La chiamata è arrivata da via Cascina Bianca a Milano, zona Barona.  Soccorso dal 118 nel sud di Milano, è stato portato all'ospedale San Carlo. Alla Polizia ha raccontato di non aver subito nessuna violenza e di avere dormito in tutti questi giorni nei pressi di un deposito abbandonato nella zona a sud di Milano. Il giovane è stato già riconsegnato alla famiglia e ora potrà chiarire, nel riserbo dovuto, le circostanze dell’allontanamento. 

La scomparsa

Il 17enne la mattina dell'11 marzo era stato accompagnato dal nonno al liceo Russell-Fontana. A scuola però non era mai entrato. Le telecamere nella zona dell'istituto lo avevano ripreso allontanarsi e il suo telefono risultava spento. La famiglia aveva sporto subito denuncia ai carabinieri per allontanamento volontario.  Studente modello, molto timido, “anche quando a scuola prendeva bei voti non lo diceva mai”, aveva raccontato la nonna nei giorni scorsi. Nessun profilo social a differenza dei ragazzi della sua età. All’apparenza non aveva motivi per allontanarsi da casa. 

Il lieto fine

Quando il nonno è tornato nel pomeriggio la scuola era chiusa, del nipote nessuna traccia e il suo telefono risultava irraggiungibile. È scattato l’allarme, i familiari hanno distribuito volantini e diffuso appelli sui social, si sono rivolti ai carabinieri, all’associazione Penelope e alla trasmissione “Chi l’ha visto?”. “Se ci stai vedendo e sentendo, sappi che qualsiasi cosa, qualsiasi problema, noi ti aspettiamo con tutto l’amore che ti abbiamo sempre dato. Si risolve tutto". E così per fortuna è stato anche questa volta.