ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Garbagnate, rivale ucciso a colpi di pistola: “Non era la prima lite tra quei due”

Parla un vicino: svegliato dal rumore sono uscito sul pianerottolo. Sono scappato di corsa

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

Garbagnate Milanese (Milano), 28 ottobre 2024 –  “Io e mia moglie ci siamo svegliati perché abbiamo sentito dei botti. Sembrava di essere nel far west, all’inizio ho pensato fossero dei petardi lanciati da ragazzini, poi quando ho capito che qualcuno stava sparando sulle scale sono rientrato in casa, avevo paura”. È il racconto di un vicino di casa di Walter Budri, il 78enne che, nella notte tra venerdì e sabato, ha ucciso a colpi di pistola Dritan Hakaj, 45enne di origine albanese. “Certo non è rassicurante sapere che abito vicino a uno che ha una pistola”, aggiunge un altro residente.

All’indomani dell’omicidio, in via Varese 156 c’è ancora molta paura. La lite finita nel sangue, la sirena dell’ambulanza, il viavai delle auto dei carabinieri e l’arresto del 78enne accusato di omicidio volontario sono sulla bocca di tutti. Pare non fosse la prima volta che l’omicida, pensionato incensurato, e l’albanese – residente a Milano e disoccupato, con precedenti per droga, reati contro il patrimonio e in materia di prostituzione – litigavano per la stessa donna, una 45enne albanese sposata con Budri che pare avesse una relazione extraconiugale con l’albanese.

Qualcuno racconta di aver sentito discutere i due uomini altre volte, pare che una volta siano intervenuti anche i carabinieri. Il 45enne, infatti, da mesi frequentava l’abitazione di Budri nonostante il pensionato lo avesse cacciato più volte. Secondo quando ricostruito dai carabinieri della compagnia di Rho, intorno alle tre di notte di sabato l’albanese sarebbe entrato in casa ubriaco, avrebbe aggredito la donna davanti al figlio undicenne di lei, avuto da una precedente relazione. Il marito ha sentito le urla, è intervenuto per difendere la donna, tra i due uomini è scoppiato un alterco. A un certo punto il 78enne ha impugnato una pistola, una Beretta calibro 22 regolarmente denunciata, ma illegalmente detenuta in quell’abitazione, e minacciato Hakaj, dicendogli di andarsene per sempre da quella casa ed esplodendo due colpi in aria.

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Il 45enne è scappato per le scale, ma il 78enne lo ha inseguito e raggiunto sul pianerottolo e ha esploso altri colpi. La vittima, colpita da un solo proiettile al torace, si è accasciata. Sul posto si sono precipitate un’ambulanza e un’automedica, ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Hakaj. Il 78enne ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell’udienza di convalida.