ROBERTA RAMPINI
ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Un anno senza Valentino Colia, ucciso a 15 anni sulle strisce da un autista ubriaco e senza patente: “Il tempo passa, il tuo ricordo no”

La famiglia ha voluto ricordare il ragazzo con una messa all’aperto celebrata ad Arese (Milano), “perché lui ci veda”. Il 20 giugno è arrivata la condanna a sette anni per Bogdan Pasca, alla guida del furgone

A sinistra Valentino Colia, a destra gli amici durante la messa a un anno dalla sua morte

Garbagnate Milanese, 17 luglio 2024 – Lo hanno scritto anche sulle magliette: "Il tempo passa, il tuo ricordo no". Erano in tantissimi mercoledì sera alla messa celebrata al centro di formazione professionale Salesiani di Arese per ricordare Valentino Colia, 15 anni, travolto e ucciso mentre stava attraversando in bici viale Kennedy sulle strisce pedonali da Bogdan Pasca, 33enne romeno, alla guida di un furgone senza patente valida e con un tasso alcolemico di 1,1 grammo.

Ad un anno dall'incidente mortale, avvenuto il 17 luglio 2023, famigliari, amici, compagni e professori del corso di meccanica che ‘Vale’ frequentava lo hanno voluto ricordare, non in chiesa, ma nel cortile accanto all'albero di ciliegio che qualche mese fa è stato messo a dimora.

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Le parole di mamma Emilia

In prima fila mamma Emilia, papà Raffaele e il fratello Nicolò. "Ho voluto che fosse così, una messa all'aperto per guardare il cielo, perché sono certa che Vale da lassù ci vede e ci sorride come ha sempre fatto quando era in vita - racconta la mamma - lui era sempre felice e regalava sorrisi a tutti. Quella sera Valentino era rimasto a casa fino alle 22.25 insieme ai suoi amici, erano in garage a fare festa, poi mi ha chiesto se poteva andare a mangiare un gelato. Hanno preso la bicicletta e sono usciti. Un quarto d'ora dopo ho ricevuto la telefonata dal suo cellulare, era l'amica Giorgia che mi diceva dell'incidente. Non dimenticherò mai quei momenti".

Dopo due richieste di patteggiamento respinte, lo scorso 20 giugno è stata emessa dal gup di Milano Rossana Mongiardo la sentenza di condanna nei confronti del romeno di 7 anni e 4 mesi di reclusione. La giudice non ha riconosciuto le attenuanti e ha stabilito come pena accessoria l'espulsione del giovane di origine romena, a fine pena. "Non avremo più Valentino, ma almeno è stata fatta giustizia", aggiunge la mamma.

L’associazione “Amici di Vale” 

In questi mesi, invece, famigliari e amici hanno fondato l'associazione "Amici di Vale" che organizzerà eventi per raccogliere fondi da destinare a progetti sportivi che sostengano persone fragili. A settembre il campetto di basket di via Pasubio dove Vale giocava con i suoi amici sarà intitolato a lui.

Anche i salesiani hanno deciso di realizzare sul loro campo da basket, nel cortile della scuola, il volto di Vale, "così giocherà sempre con noi - ha spiegato don Davide Perego - perché la morte non vince mai, perché vince l'amore, quello che Vale ha donato a tutti e noi e che vive nei nostri ricordi".