I pattugliamenti a piedi sulle tratte ferroviarie Sondrio-Tirano e Sondrio-Colico per prevenire "attentati dinamitardi" a cavallo tra anni Settanta e Ottanta. Le scorte ai treni sul tragitto Milano-Roma, i servizi di vigilanza tra Bologna e Firenze dopo la strage del rapido 904 e i viaggi con i tifosi in trasferta fino a Lecce. Poi il trasferimento a Bologna, prima alla Polfer e poi alla Mobile per le indagini sulla banda della Uno bianca. Infine, i passaggi alle Volanti e alla Divisione amministrativa e sociale. Turni che l’ex poliziotto, in pensione dal 2003, ha definito "onerosi e prolungati" e che hanno richiesto "considerevoli sforzi fisici e continuo stress, costringendolo a rimanere più volte esposto all’inclemenza del tempo per il freddo intenso, l’umidità e la pioggia".
Turni che lo hanno costretto "a svolgere la propria attività lavorativa oltre l’orario consentito, consumando pasti da asporto in orari inadeguati e freddi e comunque servirsi delle mense dell’amministrazione". Turni che, secondo il consulente tecnico di parte, sarebbero alla base della gastrite erosiva antrale di cui soffre da tempo l’anziano. Una tesi che a vent’anni dal pensionamento è stata ora accolta dalla Corte dei Conti, che ha dichiarato che la patologia dell’ispettore capo in quiescenza "è dipendente da causa di servizio", a differenza di quanto stabilito nel 2006 dalla Direzione centrale per le risorse umane del Viminale.
Tuttavia, stando a quanto emerge dalle motivazioni della sentenza, la decisione non avrà effetti economici concreti, considerati la precedente attribuzione di una pensione privilegiata vitalizia per un’altra malattia, la spondiloartrosi lombare, e il divieto di cumulo delle indennità. Detto questo, la sostanza resta. Nel merito, i giudici hanno riconosciuto che l’attività professionale svolta per circa trent’anni è stata la causa scatenante della forma più grave di gastrite erosiva, che provoca la formazione di ulcere sulla parete interna dello stomaco e il calo consistente delle ghiandole che producono i succhi gastrici digestivi. Il ricorrente si è arruolato il 13 aprile 1973 nel Corpo Guardie di pubblica sicurezza, dopo aver frequentato il corso di formazione di sei mesi alla scuola allievi di Peschiera del Garda.
Poi il primo incarico alla Polfer, nel 1974, con i pattugliamenti in Valtellina per intercettare eventuali azioni terroristiche contro i tralicci dell’alta tensione: erano i tempi del Movimento di azione rivoluzionaria di Carlo Fumagalli. Quindi, i servizi sui convogli viaggiatori, sempre in orari notturni: dalle 19 alle 8 e dalle 23 alle 12. Nel 1992 è arrivato il grado di sovrintendente e il trasferimento in Emilia Romagna, con i turni h24 da capo turno alla Polfer di Bologna e l’intenso lavoro di indagine sui fratelli Savi e sull’organizzazione criminale che tra 1987 e 1994 si rese responsabile di 103 raid violenti e di 23 omicidi. Infine, l’ultima parte di carriera all’Ufficio prevenzione generale e il pensionamento con il grado di ispettore capo.