L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha negato anche quest’anno il patrocinio al Gay Pride milanese, in programma il 29 giugno. Due i voti contrari, quelli di Giacomo Cosentino (Lista Fontana) e Alessandra Cappellari (Lega), altrettanti i voti favorevoli, entrambi dei consiglieri regionali del Pd, Emilio Del Bono e Jacopo Scandella. Il presidente del Consiglio, Federico Romani, non ha partecipato al voto. Non essendosi raggiunta la maggioranza, il patrocinio è stato respintio. "Condividiamo la necessità di contrastare ogni forma di discriminazione, ma riteniamo che non ci siano le condizioni per supportare e patrocinare, come Consiglio regionale, una manifestazione che si è dimostrata spesso divisiva, provocatoria e discriminante verso il nucleo generatore della vita umana, formato da una donna e da un uomo" dichiarano Cosentino e Cappellari. "Siamo naturalmente soddisfatti – aggiungono – che l’Ufficio di Presidenza, grazie ai nostri due voti, abbia respinto la domanda presentata dall’Arcigay milanese". Per Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd al Pirellone, il no al patrocinio è "una vergogna". Da qui l’impegno: "Torneremo sull’argomento in Consiglio, sostenendo la proposta del consigliere Luca Paladini. È assurdo che nel 2024 la Regione si mostri tanto miope e retrograda".
Giambattista Anastasio