MILANO
Quasi un genitore lombardo su 10 crede di non potersi permettere l’acquisto di tutti i libri scolastici, 1 su 5 teme di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica. È la fotografia della crisi economica alla vigilia della ripresa della scuola fatta da Save the Children. E incertezza e preoccupazione per la riapertura delle scuole aggravano la condizione delle famiglie più fragili. Sempre secondo Save the Children, il 56% dei genitori lombardi non ha ricevuto comunicazioni dalla scuola sulle modalità organizzative per il rientro.
Il 43% dei genitori teme variazioni di orario incompatibili con l’occupazione: i nonni tornano a essere un pilastro nel 23% dei casi mentre solo le mamme (9%) sarebbero disposte a ridurre l’orario di lavoro o a rinunciare all’attività lavorativa a differenza dei papà (1%). La crisi economica si abbatte sull’educazione: quasi 1 genitore su 10 crede di non potersi permettere l’acquisto di tutti i libri scolastici, 1 genitore su 5 teme di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica
A pochi giorni dal ritorno in classe, Save the Children rende pubblica l’indagine realizzata in agosto da IPSOS nel rapporto “La scuola che verrà: attese, incertezze e sogni all’avvio del nuovo anno scolastico”, sottolineando come i bambini siano ancora una volta agli ultimi posti nelle priorità dei politici.
Per quanto riguarda la ripresa della didattica, al momento dell’indagine il 66% dei genitori lombardi era a conoscenza della data di riapertura delle scuole, ma più della metà (56%) non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalle scuole dei propri figli sulle modalità organizzative. Solo 1 genitore su 3 sapeva già se la classe del proprio figlio sarebbe stata divisa in gruppi.
Il 46 per cento dei genitori è preoccupato anche dai rischi legati al mancato distanziamento fisico.