Milano, 27 novembre 2024 – Un malore improvviso che l’ha colpito giovedì scorso, mentre era impegnato in un convegno, non gli ha lasciato scampo. Si è spento ieri, martedì 26 novembre, all’età di 76 anni il professor Giancarlo Comi, fondatore nel 2004 dell’Istituto di Neurologia sperimentale all’ospedale San Raffaele di Milano, di cui era anche professore onorario, luminare della materia e fra i massimi esperti di sclerosi multipla. Dal 2013, come presidente della European Charcot Foundation – Fondazione che si occupa di ricerca ai più alti livelli di ricerca e studi contro la sclerosi multipla – ha supportato e guidato ricerche fondamentali su questa neuropatologia. Nel suo impressionante curriculum di medico e ricercatore si contano la partecipazione a 600 convegni, oltre mille articoli scientifici.
Borioni: “In tanti gli devono la vita”
Nel 2015 il Comune di Milano gli aveva conferito l’Ambrogino d’Oro, nel 2018 era stato nominato da Mattarella Ufficiale della Repubblica italiana per meriti scientifici. Numerosi e commossi i tributi d’affetto e di riconoscenza della comunità medica: “La comunità perde non solo un grande scienziato, ma anche un mentore e una guida per le future generazioni di neurologi e ricercatori. Comi – è il ricordo dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica – lascia un'eredità straordinaria fatta di innovazione, dedizione e visione che continuerà a ispirare tutti coloro che lavorano per migliorare la vita delle persone affette da malattie neurologiche”. A dare la notizia del suo decesso, sui suoi profili social, è stato l’amico e collega virologo Roberto Burioni che lo ricorda come “uno dei neurologi più autorevoli al mondo, uno scienziato che ha scritto pagine importanti della conoscenza scientifica, un medico al quale tanti pazienti devono la vita”.
Miuccia Prada: “Profondo dolore”
Affettuoso e riconoscente anche il ricordo di Miuccia Prada, presidente e direttrice della omonima Fondazione: “Ricordiamo con profondo dolore e affetto Giancarlo Comi per la serietà, la passione e l'impegno, che ha saputo condividere in questi intensi anni di lavoro insieme. La centralità delle conoscenze mediche e scientifiche e la necessità di diffonderle a tutti resteranno delle lezioni fondamentali per le attività della Fondazione”. La Fondazione ha scelto di posticipare l'incontro in programma domani del progetto “Preserving the Brain: A Call to Action”.
"Una grave perdita”
"Con la scomparsa del professor Comi la comunità neurologica italiana e internazionale perde uno dei suoi più alti rappresentanti. Il contributo di Comi ai progressi della neurologia e allo studio delle patologie neurologiche rappresenta un'importante eredità su cui tutti continueremo a lavorare". Con queste parole Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin), ha voluto esprimere il più profondo cordoglio per la scomparsa di Comi.