MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Giancarlo, l’impegno e l’orgoglio: "Ora penserò io alla mia famiglia"

A 16 anni ha superato l’esame di qualifica al Centro di formazione professionale Achille Grandi di Sesto "Vorrei continuare gli studi, ma la priorità è iniziare a guadagnare. I miei non dormiranno mai più in macchina".

Giancarlo, l’impegno e l’orgoglio: "Ora penserò io alla mia famiglia"

Giancarlo, l’impegno e l’orgoglio: "Ora penserò io alla mia famiglia"

Si è chiuso con gli esami di qualifica l’anno scolastico del centro di formazione professionale Achille Grandi. Cuochi, camerieri, barman da oggi potranno prendersi una pausa, prima di tuffarsi nel mondo del lavoro o riprendere gli studi per proseguire un percorso che può aprire le porte anche al mondo universitario. Per ottenere attestati e diplomi gli studenti si sono esibiti in una prova di cucina preparando un pranzo completo, dall’antipasto al dolce, apparecchiando e servendo a tavola e chiudendo il tutto con i caffè serviti al banco del bar. Poi hanno potuto togliersi divise, toque blanche e orleans, apparendo con i loro abiti di tutti i giorni borghesi e con i loro volti, ognuno che racchiude una storia.

Particolarmente toccante è la storia di Giancarlo Estrada, un ragazzone di 16 anni alto un metro e 90, forte e robusto, che oggi ha lo sguardo fiero di chi ce l’ha fatta. Di chi a soli 16 anni può dire a mamma e papà "ora vado a lavorare e vi aiuto io". Un bambino diventato uomo grazie a una famiglia unita e forte nei momenti difficili, e allo staff della scuola per cuochi di Afol. "Non so se riuscirò a fare anche il quarto anno e a proseguire gli studi. Ora che ho finito il triennio, intanto voglio andare a lavorare, devo aiutare la mia famiglia – spiega Giancarlo, che per la prova di esame ha preparato una bavarese ai frutti di bosco –. Questa è stata una scuola speciale per me". Giancarlo è visibilmente emozionato. Nella sua giovane vita ha già visto cose che non si dovrebbero vedere, assieme alla sua famiglia. Momenti che ha superato con la forza di volontà e l’amore. I suoi, immigrati dal Perù, per varie vicissitudini si erano trovati senza un tetto e trascorrevano la notte in macchina. Ma erano ricchi: avevano tanta dignità. Poi è arrivato l’aiuto della comunità evangelica di Baranzate e di Progetto di vita e un tetto sulla testa, poi una casa popolare a Quarto Oggiaro e la scuola.

Giancarlo e le due sorelle hanno messo la testa sui libri e hanno creduto nel futuro. Hanno vinto. "Mi piace preparare piatti diversi, ma amo i dolci. Per questo con i compagni di classe ci siamo dedicati alla preparazione della bavarese ai frutti di bosco. E l’attestato lo dedico a mamma Carmen e papà Manuel e alle mie sorelle". Oggi i centri di formazione professionale sono una fucina di professionisti che invadono il mondo del lavoro e Giancarlo e i suoi compagni di scuola hanno ringraziato i docenti di laboratorio e cucina, Francese Russo, Carlo Grazzani e Claudio Vecchiato e il docente di sala, la maitre Rosy Inciampo con un lungo applauso e un forte abbraccio. "Siamo sicuri che Giancarlo farà anche il quarto anno: lo vogliamo ancora qui con noi", dicono gli insegnanti.