Milano, 29 luglio 2024 – La prova del Dna non lascia purtroppo spazio ai dubbi: è di Gianfranco Bonzi il cadavere ritrovato lo scorso 22 giugno sull'argine del fiume Adda nel territorio di Crotta d'Adda, in provincia di Cremona.
Finisce così, nel modo più tragico, la vicenda iniziata nel pomeriggio di sabato 23 marzo, quando il cinquantanovenne, custode di un palazzo in via Borgonuovo, è uscito dal condominio in zona Brera a Milano ed è sparito. L'ipotesi è che l'uomo si sia tolto la vita lanciandosi nell'Adda e che il fiume ne abbia poi restituito il corpo diversi giorni dopo, anche se gli approfondimenti d'indagine sono ancora in corso.
Il messaggio del figlio
“Lo scrivo per informare solamente tutti i familiari o amici di mio padre qui presenti o comunque tutti gli interessati, non ho altre parole sinceramente, ma alla fine mio padre è stato trovato senza vita sulle rive dell’Adda, quello che aveva detto alla fine ha fatto. Mi sento sereno e distrutto. Riposa in pace papà... non importa cosa hai fatto.. ti ameremo tutti per sempre, non soffrire più e ti prego guardami ora più che mai".
Il mistero
Da quel giorno non si è più saputo nulla delle sorti dell'uomo, che ha portato con sé solo una valigia (non si sa cosa ci fosse all'interno), lasciando a casa telefono, documenti e carte di credito. Stando alle immagini visionate dai carabinieri, indossava jeans blu, una giacca chiara e scarpe sportive.
La denuncia di scomparsa
Nei giorni successivi, i familiari hanno presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso, che hanno avviato gli accertamenti investigativi su quello che sin dall'inizio era stato rubricato come "allontanamento volontario". Sul suo profilo Facebook, come ricostruito dalla trasmissione tv "Chi l'ha visto?", Bonzi ha lasciato un messaggio prima della scomparsa, apparso sin da subito allarmante: "Questo è il mio ultimo post che pubblico e anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere".
La pista
Sempre stando a quanto ricostruito dal programma che si occupa di persone scomparse, il sospetto è che Bonzi sia stato vittima di una truffa da parte di una persona che si è finta innamorata di lui, spacciandosi per la popstar britannica Dua Lipa. Con ogni probabilità, l'uomo avrebbe inviato dei soldi alla fantomatica interlocutrice (due tranche da 2.500 euro), che poi si sarebbe volatizzata all'improvviso. Da lì la delusione per quella relazione svanita nel nulla: "Era convinto del rapporto che aveva con lei, si è sentito tradito. Una delusione enorme", aveva confidato un suo amico.