Milano - «Molte famiglie ci hanno chiesto di raccontare la nostra storia e lo voglio fare nella speranza che sia utile a chi verrà dopo. Giada ha smesso a 12 anni, lei era una bambina talentuosa, fra le prime 20 ginnaste d’Italia della sua categoria, si allenava da quando aveva 4 anni, ore di palestra tutti i giorni»: inizia così la testimonianza - raccolta da ChangeTheGame - di Sergio, papà di Giada, una giovane ginnasta del mondo della ritmica anche lei costretta a un ritiro forzato. «Giada e altre sue compagne - scrive Sergio - la notte piangevano dalla fame, lei era addirittura ingrassata perché scoprimmo poi che per supplire alle carenze di cibo causate dalla sua allenatrice, mangiava cibo spazzatura alle macchinette pubbliche nei palazzetti sportivi. Oggi non mi stupisco affatto dei racconti di queste ore...».
«L’insegnante di Giada - dice Sergio - la faceva saltare in continuazione sul tibiale infiammato e la riprendeva col cellulare dicendole che se avesse detto la verità ai genitori, gliel’avrebbe fatta pagare. Solo da pochi giorni ho scoperto (perché Giada non voleva raccontarmelo) che, durante un allenamento, mentre faceva la sgambata con l’elastico legato alle caviglie che passava su una spalla per creare più attrito, la sua allenatrice le fece lo sgambetto sulla gamba d’appoggio. La bimba cadde con violenza sull’osso sacro e ancora oggi ha problemi alla colonna, il rischio in questi casi è anche di rimanere su una sedia a rotelle per tutta la vita. Mia figlia è stata umiliata con parole come: i tuoi genitori sono due st..., ti hanno mollata qui, a loro non frega niente di te, io non ti ho scelta, sono stati i tuoi genitori a scaricarti qui da me... Addirittura, la sua amica Maela è stata picchiata con le clavette su un braccio...».
Sergio ha denunciato alla Procura Federale. L’istruttrice è stata sanzionata con tre mesi di squalifica mai scontata perché l’istruttrice ha continuato a lavorare in modo continuativo. «Ora - commenta - leggo e rileggo il comunicato del 30 ottobre 2022 della federazione dove dice che di questi problemi si interesserà la procura federale, ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse molto seria. Perché noi ci siamo passati per quella procura federale, ci rivolgemmo alla federazione pensando che di sicuro avrebbero protetto delle ragazzine di 12 anni appena compiuti, salvo poi scoprire che cercarono di tutto pur di proteggere il loro sistema malato. Una farsa».
«Tuttavia - conclude Sergio - mi sento di chiudere lasciando delle parole di speranza. Ancora oggi abbiamo degli amici conosciuti nell’ambiente, grazie a questa esperienza Giada oggi ha tante amiche, una in particolare, Sofia, la sua amica del cuore, loro si frequentano spesso e anche noi genitori ci frequentiamo, veramente. Anche il Papà e la mamma di Sofia sono nostri amici del cuore ... amiche come Maila che sarà per sempre nel nostro cuore, allenatrici bravissime con le quali si lavora e si fa agonismo in armonia... ragazze fantastiche come Sofia Raffaeli, nostra campionessa del Mondo... potrei continuare ore e ore... perciò alle ragazze dico, non mollate, la ginnastica ritmica è uno sport bellissimo, vi auguro di realizzare i vostri sogni, ma sappiate che i vostri sogni si realizzeranno già facendo semplicemente sport... è il viaggio che ricorderete, più dei risultati».