ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano e Thiago, Senago parte civile. “La violenza non è amore, potete salvarvi”

A un mese dall’omicidio mozione in Consiglio per chiedere più fondi da destinare al “reddito di libertà” e servizi dedicate alle donne vittime di maltrattamenti

Giulia Tramontano

Giulia Tramontano

Il Comune si costituisce parte civile nell’ambito del processo penale a carico di Alessandro Impagnatiello, 30 anni, reo confesso, in carcere a San Vittore con l’accusa di omicidio aggravato della compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese, procurata interruzione di gravidanza (in merito alla morte del piccolo Thiago) e occultamento di cadavere.

A un mese dal terribile femminicidio avvenuto il 27 maggio nell’appartamento di via Novella a Senago dove la coppia viveva, il Comune ha pubblicato sul sito istituzionale l’avviso pubblico per individuare un professionista legale "per il conferimento dell’incarico di patrocinio legale pro bono".

"L’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile al processo, un segnale doveroso sia per la città che per la famiglia di Giulia, pertanto stiamo cercando un legale per l’affidamento dell’incarico – dichiara il sindaco Magda Beretta –. Il Comune di Senago ha subìto gravi danni d’immagine (e non solo) a causa del tremendo episodio che si è consumato sul nostro territorio e intendiamo con ogni forza difendere l’onorabilità del nostro Comune".

Intanto Senago non dimentica e questa sera, come anticipato dalla stessa sindaca in occasione della marcia del 19 giugno, in consiglio comunale verranno presentate due mozioni per ricordare Giulia e Thiago simbolicamente ma anche con azioni concrete. Con la prima mozione si chiede al Governo e al Parlamento di proseguire con l’impegno al contrasto alla violenza di genere e di incrementare le risorse economiche a sostegno del “reddito di libertà“, affinché davvero possa essere uno strumento utile alle donne vittime di maltrattamenti che vogliono ricominciare a vivere.

La seconda mozione prevede azioni concrete in città: "Senago diventi modello con la sua Casa di comunità che sarà edificata in via Leonardo da Vinci, intitolandola a Giulia Tramontano, offrendo servizi dedicati al supporto delle donne e contro la violenza di genere – aveva spiegato il sindaco alla marcia –. Giulia non ha avuto il tempo di capire che quel rapporto poteva diventare violento, ma altre donne possono e devono essere salvate. Onoreremo al meglio la memoria di Giulia e Thiago solo se divulgheremo questo importante messaggio: la violenza non è amore, potete salvarvi".