Milano, 2 ottobre 2024 – “Questa mattina, 2 ottobre 2024, è nata Giulia Tramontano. Benvenuta, piccola Giulia, porti nel nome un legame d'amore che il tempo non spezza, una stella caduta che ora rinasce in te”. Sono le parole con cui Chiara Tramontano ha annunciato sul suo profilo Instagram la nascita della nipote, figlia del fratello minore Mario: una femmina, chiamata proprio come la sorella Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello nel maggio del 2023, mentre era incinta di 7 mesi del piccolo Thiago.
E ha aggiunto: “Nei tuoi occhi vedremo riflessi i ricordi, nelle tue mani il futuro che abbracci. La tua vita è un dono, un filo che unisce, un nuovo capitolo scritto con il cuore”. La storia è poi stata condivisa dal fratello Mario, che ha commentato: “L'amore di papà”.
La lettera di Chiara
Sempre Chiara, lo scorso 20 agosto, aveva voluto esprimere pubblicamente il suo dolore e insieme la sua lotta quotidiana per imparare a vivere senza la sorella. In un lungo post su Instagram, aveva raccontato la difficoltà di accettare la perdita e di come la presenza di Giulia continui a influenzare ogni aspetto della sua vita: “Non ho ancora trovato un posto in cui ospitarti nella mia nuova vita, quella dopo la tua morte”, aveva ammesso, illustrando il vuoto lasciato dalla sorella e la ricerca costante di un equilibrio in una realtà che non sarà mai più la stessa.
Chiara aveva descritto la sua battaglia contro la sofferenza del lutto, un cammino incerto in cui cerca di sopravvivere al senso di colpa e alla disperazione. “Tutto sembra aver perso di significato”, aveva scritto, “anche il sole che sorge ogni mattina sembra più spento senza di te”. Nonostante questo cerca ogni giorno la forza nei ricordi di Giulia e nel suo esempio: “Se non mi sono arresa è perché tu mi hai dimostrato che si può combattere da soli anche se non sempre si sopravvive, io dovrò cambiare il finale di questa storia”. Infine si era augurata di poter trovare, un giorno, un equilibrio in cui la presenza della sorella 29enne non sia solo un'ombra del passato, ma una parte integrante della sua vita. “Spero che tu ti trovi bene lì, in una dimensione in cui avrò imparato a convivere senza di te, ma con te al mio fianco”.
Il processo a Impagnatiello
Nel frattempo, Alessandro Impagantiello è stato sottoposto a perizia psichiatrica. La relazione dei periti, incaricati dalla Corte di Assise di Milano, dovrà essere depositata entro il prossimo 15 ottobre e discussa in una delle udienze del processo a carico del trentenne che rischia una condanna all’ergastolo. Nel caso in cui riterranno che la capacità di Impagnatiello fosse “scemata”, i professionisti dovranno valutare anche l’eventuale pericolosità sociale.
La Procura di Milano ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, mentre l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. Nel corso del processo, i consulenti avevano tratteggiato in maniera diversa la personalità dell’imputato. Il team della difesa ha parlato di tratti di personalità di tipo “paranoide e ossessivo” e ha concluso per una "grave psicopatologia”. Più spinta su un “lucido delirio”, sulle conseguenze di una semplice e terribile “banalità del male” la perizia della difesa della famiglia Tramontano. L’ultima parola, ora, spetta ai periti super partes, nominati dai giudici.