La crisi fra Alessandro e Giulia era iniziata da tempo. Lo racconta la sorella di lei, Chiara davanti agli investigatori. Quelle parole restituiscono il quadro della profonda sofferenza che Giulia, 29 anni, aveva vissuto negli ultimi sei mesi, quando i problemi con il compagno che poi la ucciderà, le differenze caratteriali, la superficialità con cui lui viveva quella relazione, i tradimenti uniti alla totale mancanza di affetto verso il bambino che avrebbe dovuto nascere, erano deflagrati mandando in mille pezzi un equilibrio sentimentale già molto precario.
"Lo scorso gennaio mia sorella e Alessandro erano già in profonda crisi. Anzi, da quando lei aveva iniziato la convivenza con lui, cioè nel febbraio 2021, mia sorella mi aveva confidato di avere problemi sentimentali perché lui spesso era assente per lavoro, lavorava fino a tardi e lei rimaneva troppo spesso a casa da sola”. E ancora: “Nel mese di gennaio di quest’anno, mi dice che Alessandro le aveva detto chiaramente di avere una relazione sentimentale con un’altra ragazza, lei quindi per via di questa situazione stava pensando di abortire perché aveva scoperto di aspettare un bambino da lui”. È a quel punto che la famiglia si stringe attorno a Giulia, più bisognosa di aiuto. La sorella le sta vicino nella decisione di abortire, salvo poi constatare insieme che, avendo superato il novantaseiesimo giorno di gravidanza, non le era più possibile farlo.
Nel mese di febbraio le due sorelle trascorrono circa due settimane a casa dei genitori e, in quell’occasione, Giulia confida alla madre e al padre la sua gravidanza, ma anche i gravi problemi con Alessandro che la tradiva e l’impossibilità di abortire. "Nostro padre Franco - continua la sorella - le aveva detto che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile”. Ma Giulia decide di tornare a Senago da Alessandro temporaneamente, solo il tempo di trovare un’altra casa, oppure di tornare a casa dai genitori. Proprio in quei giorni si confida con le amiche dicendo che Alessandro le aveva rovinato la vita: “Ho impiegato tutte le mie forze per venire a Milano, trovarmi un lavoro, realizzarmi e sono costretta a tornare in Meridione dopo tutti i sacrifici fatti per lasciarlo”.
Alla sorella della 29enne Alessandro non è mai piaciuto, voleva che Giulia lo lasciasse. Chiara lo racconta nel verbale davanti agli investigatori: “Fin dall’inizio della relazione non ho mai avuto stima di Alessandro e lo facevo notare anche a mia sorella. Per questo abbiamo anche litigato al punto che ci eravamo allontanate e i rapporti si erano fatti ancor più tesi quando lei mi aveva annunciato, era il 5 aprile, che sarebbe andata ad Ibiza con Alessandro. Io non ero d’accordo, le dicevo che sbagliava che doveva lasciarlo, che non doveva andare, ma non mi aveva ascoltato”.
Il resto è la cronaca di uno sliding doors dolorosissimo. La situazione diventa “anomala“ il pomeriggio della domenica 28 maggio quando tutti cercano Giulia, ma lei non risponde più al telefono. Le spunte di whatsapp non si colorano più di blu. Il vuoto e la disperazione. Sul cellulare restano ancora i suoi ultimi messaggi inviati al padre del suo bambino. "Non ce la faccio più a sopportare, non voglio più combattere non voglio vivere una vita non soddisfatta al fianco della persona sbagliata. Non ho fiducia in te e non ne avrò mai. Ormai il vaso è rotto. Ed io non voglio sistemarlo”.