ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Giustizia per Giulia". L’appello della sorella: quell’essere inumano merita solo l’ergastolo

di Roberta Rampini SENAGO Sceglie ancora una volta i social per condividere il dolore e la rabbia della sua famiglia....

Sceglie ancora una volta i social per condividere il dolore e la rabbia della sua famiglia. L’immagine scelta è quella di Giulia in costume, con il cappello sulla fronte, in riva al mare al tramonto, mentre accarezza e guarda il pancione con uno sguardo amorevole. È una delle ultime foto scattate, una delle più belle, in questi mesi diventata una vera e propria icona. E sopra di Giulia scrive: "Ad una settimana dal processo per l’omicidio di Giulia e Thiago chiediamo giustizia, ergastolo".

È il post pubblicato ieri mattina sui social da Chiara Tramontano, sorella di Giulia, la ventinovenne, incinta al settimo mese, uccisa lo scorso 27 maggio con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, reo confesso, nell’appartamento in cui la coppia viveva, in via Novella a Senago.

Un messaggio per chiedere giustizia, per chiedere l’ergastolo, per chiedere una pena esemplare nei confronti di un "essere inumano che ci ha privato di una sorella, una figlia, un’amica, un nipote e una grande donna". Poi Chiara aggiunge: "Le famiglie che vivono l’ergastolo del doloro hanno diritto alla giustizia e a una pena esemplare". E infine conclude con un appello a chi sta leggendo il suo post: "Se vuoi, ricondividi per gridare giustizia per mia sorella e mio nipote". La richiesta di Chiara non è rimasta inascoltata. In poche ore il post è diventato virale, con migliaia di condivisioni e altrettanti commenti di condanna nei confronti dell’ex barman e di vicinanza alla famiglia. "Grazie a tutti – commenta Chiara Tramontano –. Al processo Giulia sarà la figlia di tutti, una figlia da difendere e a cui garantire giustizia". L’immagine di Giulia e lo stato d’animo di Chiara e della sua famiglia raccontati in un post su Facebook.

"Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella. Giustizia per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola. Giustizia per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago. Giustizia per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta. Giustizia per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote ed in silenzio urla strazio e dolore. Giustizia per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo".

mail: roberta.rampini@ilgiorno.net