DANIELE NAPPO*
Cronaca

Gli insegnanti tra tecnologia ed emotività

Gli insegnanti di oggi sono figure professionali che si ritrovano ad affrontare sfide molto diverse rispetto al passato

Daniele Nappo, direttore della Scuola Freud Milano

Daniele Nappo, direttore della Scuola Freud Milano

Gli insegnanti di oggi sono figure professionali che, pur conservando la loro funzione educativa indispensabile, si ritrovano ad affrontare sfide molto diverse rispetto al passato. Il loro ruolo è mutato profondamente, influenzato da evoluzioni sociali, tecnologiche e culturali e si configura come un misto di competenze didattiche, emotive e informatiche. I docenti non sono più solo coloro che trasmettono il sapere, sono professionisti in perenne evoluzione che si modernizzano continuamente per rispondere alle esigenze di una società in rapida metamorfosi. Con l’introduzione delle nuove tecnologie, ad esempio, sono chiamati a integrare strumenti digitali nelle loro lezioni, preparando la didattica per un mondo sempre più connesso. L’uso di tablet, computer e piattaforme online è ormai parte integrante della quotidianità scolastica. Gli insegnanti, però, sono anche capaci di adoperare metodi innovativi come la flipped classroom (gli studenti studiano a casa e in classe si fa pratica) e di personalizzare l’istruzione per rispondere alle diverse esigenze degli allievi. Oltre ad essere esperti delle materie che spiegano, i professori moderni sono spesso anche mediatori emotivi. Figura sempre più coinvolta nella gestione delle dinamiche interpersonali in classe e nel promuovere l’inclusione, il rispetto reciproco e il benessere psicologico degli studenti. Molti professori si trovano ad affrontare problemi come il bullismo, la solitudine e le difficoltà familiari degli adolescenti, cercando di essere un punto di riferimento stabile e concreto. Tramite progetti interdisciplinari e discussioni in classe, cercano di far cogliere l’importanza di essere cittadini attivi e impegnati, in grado di fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo con un atteggiamento positivo e propositivo. In passato il docente era visto come una figura autoritaria, che impartiva conoscenza dall’alto. Oggi, invece, è più un “facilitatore” del processo di apprendimento che aiuta ragazze e ragazzi a scoprire il loro potenziale, a sviluppare curiosità e a stimolare il pensiero critico.

*Direttore Scuola Freud Milano