"Il lavoro va pagato!" si legge all’ingresso di Siae Microelettronica. Rsu e sindacati hanno infatti tappezzato muri e cancelli di via Buonarroti con striscioni e messaggi. Una nuova protesta, dopo le giornate di sciopero e cortei, dopo l’ennesimo ritardo nei pagamenti da parte dell’azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. "Non solo la tredicesima, che era stata annunciata per sabato 23 dicembre, è stata slittata di oltre mezzo mese, al 13 gennaio - spiega Giorgio Pontarollo della Fiom Milano -. Ma anche lo stipendio di dicembre non è arrivato a tutti gli addetti". È il quinto mese che il bonifico arriva in ritardo e la seconda volta che viene effettuato in modo così sfalsato tra lavoratori di reparti diversi e tra Siae e la controllata SM Optics, che nei mesi scorsi è stata messa in vendita e che potrebbe essere acquistata da un gruppo francese.
"È una pratica iniqua e che, a nostro avviso, mette ancora più pressione sul reparto produttivo. Si sottolinea la distinzione tra impiegati e operai e questo non va bene e lo condanniamo", avevano già rimarcato i lavoratori e i sindacati durante l’audizione nella sala del consiglio comunale. L’ultimo sciopero dell’anno, poi, alla comunicazione di slittamento della tredicesima mensilità e ora ancora i ritardi nello stipendio che, oltre a confermare i tesi rapporti sindacali, fanno ipotizzare anche difficoltà di liquidità di cassa per l’azienda che, non a caso, ha in mente una pesante ristrutturazione con 140 esuberi, soprattutto del settore produttivo, sui circa 600 addetti complessivi di Siae che si sommano ai 230 di SM Optics che passerebbero ai francesi, se l’accordo dovesse essere raggiunto in queste settimane.
La.La.