MONICA AUTUNNO
Cronaca

Gorgonzola, la svolta . Quartiere senza chiesa: "Veniamo noi da loro"

Oltre 4mila nuovi residenti già insediati, la parrocchia sbarca al Comparto 6. Apre la sede decentrata. Don Zago: "Luogo dove dialogare e confrontarsi".

Il quartiere non ha chiesa e la parrocchia “si sposta” Pronto all’apertura il «Centro Carlo Maria Martini»

Il quartiere non ha chiesa e la parrocchia “si sposta” Pronto all’apertura il «Centro Carlo Maria Martini»

Quattromila nuovi abitanti già residenti, altri ne arriveranno, il quartiere non ha chiesa, la parrocchia “si sposta”. Pronto all’apertura il "Centro Carlo Maria Martini", sede decentrata della comunità parrocchiale Madonna dell’Aiuto: da sabato su la saracinesca in via Trieste 163, là dove in passato c’era un bar. Naturalmente, nel cuore del Comparto 6, la "città nella città" da un decennio in costruzione in zona est. Il parroco, don Paolo Zago, l’aveva già anticipato qualche mese fa. "Troppi cittadini lontani dal centro e dalla chiesa. Ed è giusto che a raggiungerli siamo noi, e non il contrario". L’apertura del centro sarà sabato alle 11,30 del mattino. Data scelta perché è quella del 98esimo anniversario della nascita del Cardinale Martini. I lavori di adeguamento dei locali si sono tenuti nei mesi scorsi. Sarà prima di ogni cosa un luogo di incontro: "Certo, per aiutare i cristiani della zona a ritrovarsi e crescere insieme; ma anche per offrire ai non credenti un ambito in cui dialogare e confrontarsi. Ma sarà anche uno spazio per conferenze e mostre; un ritrovo per mamme coi loro bambini più piccoli, uno spazio per l’ascolto e l’aiuto personale e familiare, per assemblee e feste di compleanno; e uno spazio in cui, durante l’estate, quando si renderà possibile, celebrare l’Eucarestia". Don Paolo aveva chiaramente spiegato lo spirito dell’iniziativa anche dalle pagine del bollettino parrocchiale.

"Qual è la logica, la ragione, la motivazione che ci ha portato a prendere in affitto questa struttura nella zona di Cascina Antonietta, dove sono venute ad abitare, ed altre ne arriveranno, migliaia di persone? La possiamo rintracciare nelle parole di Papa Francesco: "Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa; perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, e non per l’auto-preservazione". Così dunque il parroco: "La parrocchia non è una struttura caduca, ha e deve avere plasticità. Deve essere in contatto con le famiglie e con la vita del popolo". E quindi: "Trovare il modo di presenziare su un territorio periferico con tanti nuovi insediamenti abitativi è una logica conseguenza". Il tema dei servizi al comparto è al centro anche del lavoro del Comune: prossimo arrivo, forse, una farmacia.