di Monica Autunno
Pensione o dimissioni, lasciano i medici storici, 4.500 pazienti a rischio ricollocazione: posti in lista un miraggio, incertezze sulle sostituzioni, preoccupazione alle stelle. L’allarme camici tiene banco in rete, e così in consiglio comunale il sindaco Angelo Stucchi: "Il problema è grave e generalizzato: e non sappiamo nemmeno se avrà una rapida soluzione". Sono tre i medici gorgonzolesi che hanno lasciato la scena o si preparano a lasciarla entro fine anno. Per una di loro, pensionata già dall’autunno, un sostituto è in campo, ma avrebbe già comunicato l’intenzione di lasciare Gorgonzola a breve. Per gli altri due medici, che cesseranno l’attività in dicembre, nessuna notizia ufficiale di surroga. E quello che sino ad oggi si era manifestato solo come un forsennato tam tam fra cittadini in rete si è palesato in aula come un’emergenza conclamata. Tutti e tre i medici erano, come del resto ormai è ovunque, al tetto massimo di mutuati, 1.500. Conti alla mano, i pazienti senza riferimento in camice, a inizio anno, potrebbero essere tremila nella migliore delle ipotesi, molti di più nella peggiore. "La situazione della medicina di base è difficilissima, e non migliorerà - dice Stucchi -. Ma dirò di più. A Gorgonzola le cose stanno come sappiamo. Ma un terzo dei medici nel giro di quattro anni andrà in pensione, e non si può pensare a rapide sostituzioni. Il dato è questo: mancano le iscrizioni ai corsi regionali di specializzazione". "Ats ogni anno pubblica dai due ai tre bandi, fornendo nuovi medici agli ambiti carenti. Ma non basta".
Al rischio di trovarsi senza medico si abbina, qui come altrove, un problema ulteriore, la difficoltà pratica di accesso al sistema scelta e revoca. E il comune lancia una proposta ad Asst: quella di affiancare al personale di sportello sanitario personale comunale "che possa contribuire ad evadere immediatamente quantomeno le richieste dei cittadini". Le sollecitazioni della minoranza: "Al sindaco sono senz’altro arrivate le segnalazioni che da settimane anch’io ricevo dai gorgonzolesi - così per l’opposizione Walter Baldi - . Qui non si tratta di cambiare medico, si tratta di trovarsi senza. In un momento storico peraltro difficilissimo. L’amministrazione, responsabile della salute pubblica, si attivi con forza e faccia tutto quello che può".