Milano – Il vecchio ristorante “Il Molo” di via Ponte Vecchio 6 ha i giorni contati. Per chi vive a Gorla, non c’è bisogno di presentazioni. Per tutti gli altri, si tratta di un edificio storico, una vecchia cascina alle spalle della Martesana, lato via Asiago. Impossibile non vederla, visto che la struttura è al centro di un incrocio molto trafficato e che l’edificio sporge rispetto al resto dei palazzi.
Impossibile non immaginare, guardando la pergola ormai cadente e i tavoli abbandonati come se il ristorante fosse stato chiuso in fretta e furia, le serate estive del Molo, aperto col nome di Vecchia Gorla negli anni '70. I residenti del quartiere, sia quelli che hanno visto il locale in attività, sia quelli che lo conoscono solo nella versione abbandonata, sognano da sempre un recupero sostenibile della cascina, magari la riapertura di un ristorante all’ombra della Madonna chiamata "La Santella di Gorla".
Sogni destinati a essere infranti: questo angolo caratteristico, dal sapore antico, sopravvissuto ai bombardamenti del ‘44, sta per cambiare pelle. Da qualche giorno infatti è comparso un cantiere, con tanto di cartello e di impalcatura. L’impalcatura, al momento, copre solo la Madonnina. Il cartello riporta la concessione edilizia del Comune alla proprietà, la Germano Immobiliare (che l’ha acquistato circa sei anni fa): Pg616228/22. Cosa sorgerà al posto del vecchio ristorante? Si può immaginare (case) ma al momento non è stato possibile avere accesso al progetto. Quel che si sa è che l’edificio sarà appoggiato a quello del civico numero 4 (nel 2017 c’erano state proteste da parte anche dei vicini di casa per l’ipotesi di abbattimento e ricostruzione).
Il sito UrbanFile già a marzo aveva ricostruito i passaggi del progetto della proprietà per l’ex trattoria. In consiglio comunale, con deliberazione 108 del 20 dicembre 2021 si era riconosciuto l’edificio come “patrimonio dismesso con criticità L.R. 12 del 11.03.2005 – art 40.bis”. La commissione paesaggio, a settembre 2022 aveva dato parere favorevole alla “demolizione edificio esistente e ricostruzione in sagoma”.
Ora, con l’arrivo delle prime impalcature, i residenti sono tornati a preoccuparsi, temendo che la proprietà snaturi questo scorcio di milanesità ormai andata. La buona notizia, comunque, è che da Pgt l’edificio risulta rientrare in area di tipo rurale, si può utilizzare il volume esistente (non di più) mantenendo la sagoma esistente. In caso di demolizione, bisogna comunque ricostruire mantenendo l’aspetto originale. È tutelato da vincolo ambientale e paesaggistico legato all’ambito del Naviglio Martesana. Secondo il presidente del Municipio 2, Simone Locatelli, l’aspetto positivo è che “verrà recuperato nel rispetto del vincolo. L’alternativa sarebbe un edificio abbandonato, come è stato finora”.