NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Bomba inesplosa lanciata in una carrozzeria a Milano. L’ombra dell’intimidazione

La granata era sul pavimento e il lucernario dell’officina era sfondato. Area cinturata, intervengono gli specialisti dell’esercito per il disinnesco

I carabinieri all’interno della carrozzeria presa di mira: rilievi durati a lungo

Milano - Il lucernario sfondato. E una bomba inesplosa sul pavimento. È la scena choc che si è ritrovato davanti nella tarda mattinata di ieri N.S., titolare di una carrozzeria in via delle Forze Armate a Milano, tra Baggio e il Parco delle Cave. L’uomo ha subito chiamato il 112 per segnalare il ritrovamento della granata, e nel giro di pochi minuti sono arrivati al civico 326 le pattuglie del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Magenta dei carabinieri. 

La zona è stata immediatamente cinturata, anche se non c’è stato bisogno di evacuare lo stabile che si trova alle spalle dell’officina né i negozi che hanno sede nel corpo più basso ed esterno che dà sul marciapiedi. Sul posto sono arrivati anche diversi equipaggi dei vigili del fuoco e gli specialisti di disinnesco ordigni dell’Esercito, il cui intervento è stato richiesto dalla Prefettura; fino a sera c’è stato un continuo viavai di uomini e mezzi per decidere il da farsi. Ovviamente, la scoperta della granata ha fatto automaticamente scattare un’indagine di Procura e militari dell’Arma per capire cosa ci sia dietro: dal passato recente del carrozziere non sarebbero emerse ombre degne di ulteriori approfondimenti né episodi di minacce ricevute (anche se potrebbe esserci un precedente un po’ datato, risalente al 2017); di conseguenza gli investigatori restano molto cauti sull’ipotesi dell’intimidazione con una bomba lasciata apposta inesplosa (o non esplosa per un errore o un malfunzionamento). 

La pista alternativa, che al momento è ritenuta più verosimile visto il profilo della persona presa di mira, porta a un tentativo di danneggiamento non diverso da tanti altri, per quanto molto insolito e reso particolarmente sospetto e allarmante dal tipo di oggetto adoperato per rompere il vetro: perché utilizzare proprio una granata? Una cosa pare certa: chi ha lanciato l’ordigno dall’alto verso il basso (considerati i danni al lucernario) non avrebbe colpito a caso. Sì, perché dalla strada c’è solo una piccola insegna bianca e blu a segnalare la presenza di un’attività di autoriparazioni; l’officina si trova invece nel cortile interno, in fondo a un corridoio d’accesso protetto da una porta carraia. Detto altrimenti: colui che ha messo in scena il blitz sapeva bene che lì c’è la carrozzeria di N.S.