LAURA LANA
Cronaca

Grancasa, a rischio 27 posti di lavoro "Un mese di tempo per trovare soluzioni"

Il brand è stato acquisito dal Gruppo Battistelli che però vuol chiudere Paderno

Grancasa, a rischio 27 posti di lavoro  "Un mese di tempo per trovare soluzioni"

Grancasa, a rischio 27 posti di lavoro "Un mese di tempo per trovare soluzioni"

di Laura Lana

Ventisette posti di lavoro a rischio. Gli unici del brand Grancasa, che è stato acquisito dal Gruppo Battistelli con l’eccezione del punto vendita di Paderno Dugnano. C’è un mese di tempo per tentare di salvare questi dipendenti che, negli ultimi anni, sono già stati provati dalla crisi e dagli ammortizzatori sociali. "Chi lavora qui ha già fatto enormi sacrifici e rinunce anche salariali tra contratto di solidarietà, cassa integrazione, procedure di mobilità fino a una composizione negoziata della crisi di impresa che ha visto anche l’intervento del tribunale", ha spiegato Danilo D’Agostino di Filcams Cgil Milano. L’1 ottobre si rischia l’epilogo peggiore. "Crediamo che il problema vada affrontato seriamente da parte di Grancasa, di Casa Risparmio, ma anche dalla politica del territorio – ha sottolineato la Filcams Cgil –. Più volte abbiamo chiesto in Commissione Lavoro di Regione Lombardia un intervento che portasse a una soluzione, vista la lunga crisi aziendale, per salvaguardare l’occupazione". Il sindacato propone una tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti per garantire la continuità occupazionale e scongiurare i licenziamenti. Perché gli spiragli potrebbero esserci, visto il programma di consolidamento che sta portando avanti chi ha acquisito Grancasa. Risparmio Casa, società del Gruppo Battistelli, assorbirà infatti i negozi Grancasa con l’assunzione di circa 320 dipendenti di 11 punti vendita sparsi nel Nord Italia, come quello alle porte di Saronno. In questo piano, però, non rientra il polo di Paderno, dove da metà agosto sono iniziate le svendite e gli sconti al 50% per svuotare il magazzino in vista della chiusura che dovrebbe avvenire a fine mese. I sindacati sono già al lavoro per cercare di scongiurare questo scenario e annunciano a metà settembre un presidio. "Serve che si faccia uno sforzo in più per queste famiglie – ha commentato D’Agostino –. Siamo a chiedere a nome di tutti i lavoratori di trovare tutte le soluzioni insieme affinché ci sia continuità e non licenziamenti". L’appello è anche alle istituzioni. "Invitiamo anche Regione Lombardia a farsi carico di tale responsabilità a difesa dei posti di lavoro". Sabato 16 settembre ci sarà un presidio fuori dal negozio di via Amendola, dalle 10,30 fino alle 12, per sensibilizzare su quanto sta accadendo.