Grandi atlete sul palco si raccontano: poi un film e uno spettacolo

Cernusco diventa capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato nel 2025. Eventi e iniziative promuovono l'empowerment femminile e l'inclusione, con focus sul linguaggio e sulle imprese rosa.

Grandi atlete sul palco si raccontano: poi un film e uno spettacolo

Lo spettacolo «Alfonsina corridora» dedicato ad Alfonsina Strada la prima donna che ha partecipato al Giro d’Italia nel 1924

Cernusco capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato 2025. Scatta il conto alla rovescia con "Women’s sports, beyond football", il talk fra empowerment femminile, inclusione e gender equality con tre protagoniste: Monica Boggioni, Regina Baresi e Nausicaa dell’Orto. Martedì alle 18 in sala consiliare l’evento organizzato dal Comune in collaborazione con il FairPlay Festival e Aso Cernusco. Sul palco le grandi atlete parleranno del linguaggio usato per raccontare le imprese rosa (ingresso libero, ma è meglio prenotare attraverso i canali social dell’Amministrazione). Gli appuntamenti della rassegna non finiscono qui.

In programma c’è anche la proiezione per le scuole di "The beautiful game", il film che racconta la storia della squadra inglese di calcio di senzatetto che partecipa alla Homeless World Cup a Roma (21 novembre alle 9, Cinema Teatro Agorà) e lo spettacolo teatrale "Alfonsina corridora", dedicato ad Alfonsina Strada, la prima donna che ha partecipato al Giro d’Italia nel 1924 con Maria Giulia Ciampoli, Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei Tupamaros (29 novembre alla Casa delle Arti alle 21). Comincia così l’ultimo miglio in attesa di interpretare ufficialmente il titolo che farà di Cernusco l’importante ruolo di testimonial dello sport senza barriere, "unico riferimento in Ue per il 2025 su questo fronte", sottolinea il Comune. Il traguardo darà impulso alle iniziative in campo e permetterà alla città di entrare in contatto con altre realtà europee e con le sue istituzioni "per moltiplicare le chance a favore degli atleti che non si lasciano scoraggiare dalla diversità". Si è cominciato da parchi e giardini pubblici: le ruspe hanno abbattuto gli ostacoli che impedivano l’accesso a tutti.

Barbara Calderola