REDAZIONE MILANO

Grandi pulizie di primavera nel letto dell’Adda in secca

La siccità preoccupa "Se dura ancora a lungo spegneremo le centrali"

Pulizie di primavera nel fiume Adda, approfittando della secca che ha portato il livello dell’acqua ai minimi storici, mentre monta l’allarme siccità. Hanno avuto il loro bel da fare gli operatori di Cem Ambiente per ripulire l’alveo del fiume dai rifiuti abbandonati, invisibili quando il livello dell’acqua è elevato e copre tutto ciò che é stato scaricato abusivamente. In cima alla classifica della spazzatura rinvenuta figurano numerosi copertoni di ogni tipo (nella foto).

La secca nei corsi fluviali che consente la pulizia dei fondali di canali e fiumi apre però alla forte preoccupazione per la siccità. La pioggia manca all’appello da più di 100 giorni, dal Consorzio dell’Adda si dicono preoccupati per il possibile blocco delle centrali idroelettriche e termoelettriche.

Tuttavia, nessun allarmismo: "Altre volte abbiamo affrontato situazioni simili. Riteniamo che entro l’estate tutto possa ritornare alla normalità, anche se va detto che se non dovesse piovere ancora per molto, la questione diventerebbe davvero problematica, con il rischio sempre più elevato di dover fermare la centrale di Cassano, interessata con piccole centraline, e quella di Tavazzano".

Dalla produzione di energia all’agricoltura, una siccità che preoccupa anche il cassanese Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza: "Senza acqua è impossibile fare attività agricola, non si può produrre cibo, non esistono cura e tutela del territorio anche contro il dissesto idrogeologico. Non piove da quasi tre mesi e mezzo: se questa situazione dovesse perdurare sarebbe una vera catastrofe, e non solo per l’agricoltura". Sono più che fiduciosi, invece, gli anziani locali che ben conoscono l’Adda: "Siamo abituati alle piene e alle secche del fiume, questo periodo con l’acqua bassa è un po’ più lungo di quelli del passato ma tutto tornerà alla normalità".

Stefano Dati