Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha disposto una perizia psichiatrica sulle condizioni di salute di Graziano Mesina, 82 anni dopo una nuova richiesta di scarcerazione sollecitata dalle due avvocate dell'ex primula rossa, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, secondo le quali l'anziano detenuto nel carcere di Opera presenterebbe “un decadimento neuro cognitivo e neuropsichiatrico, che potrebbe essere il principio di un problema di demenza senile”.
La perizia è stata affidata al professore all'Università degli Studi di Milano Stefano Zago e al dottor Lorenzo Lorusso direttore del reparto di Neurologia di Merate. I carabinieri di Nuoro avrebbero già vagliato con i familiari la disponibilità ad accoglierlo nella loro casa di Orgosolo. Non è la prima richiesta di scarcerazione presentata negli ultimi due anni e mezzo di detenzione di Mesina: nel marzo 2023 il tribunale di sorveglianza di Sassari aveva rigettato una prima istanza avanzata dalle due avvocatesse per le precarie condizioni di salute di Mesina.
L'ex primula rossa era stato catturato nel dicembre del 2021 a Desulo dopo un anno e mezzo di latitanza. Si era dato alla macchia il 2 luglio 2020 poco prima che i carabinieri bussassero nella sua casa di Orgosolo per notificargli la sentenza definitiva della Cassazione a 30 anni di carcere (poi ricalcolati in 24) per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel luglio del 2022 era stato trasferito dal carcere nuorese di Badu 'e Carros, dove era rinchiuso a seguito della cattura, al carcere di Opera.