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Beppe Grillo (Ansa)
Milano, 2 febbraio 2016 - Teatro Linear Ciak gremito per il ritorno sul palco di Beppe Grillo. A Milano è andata in scena la "prima" nazionale dello spettacolo "Grillo vs Grillo" in cui il leader del M5S veste nuovamente i panni del comico, mettendosi proprio a confronto con il suo lato politico. All'esterno del teatro tutti gli spettatori, per motivi di sicurezza sono stati controllati con i metal detector. Rigidi i controlli anche all'interno della struttura. Non è possibile introdurre zainetti in sala. Una scelta che ha provocato qualche malumore tra pubblico e addetti ai controlli. Tra i presenti anche il vice presidente della Camera di Luigi Maio e Gianroberto Casaleggio. Sul palcoscenico milanese, il fondatore del Movimento 5 stelle è tornato a indossare i panni dell'attore e allo stesso tempo quelli del politico. Le due facce della stessa persona, per uno spettacolo in bilico tra il vecchio e il nuovo, tra Grillo che fa cabaret e la tecnologia sul palco.
Lo spettacolo si è aperto con un ologramma del Grillo politico (in giacca e cravatta) in scena a parlare del successo del Movimento 5 Stelle. Ironia sulle espulsioni: "I parlamentari? Sono rimasti in tre ma va bene". L'ologramma di Grillo ha detto che il M5S "è un grande grandissimo movimento, è la grande arca di Noè, siamo l'arca dei grandi disadattati". Di fianco a un certo punto è entrato in scena, in carne e ossa, il Grillo comico, camicia bianca fuori dai pantaloni, che guardando il suo ologramma politico ha detto: "Ma come è successo?". E poi: "Come sono riuscito a fare questo movimento che forse è il primo movimento italiano? Io scherzavo!", ha detto suscitando i primi applausi, "non sono un leader, i leader non mi piacciono".
LIBERTA' - "Voglio tornare ad analizzare la realtà come facevo prima, non distinguo più" ha aggiunto. Rivolgendosi alla platea Grillo ha spiegato: "E' una questione di libertà. Sono stato anni con questo sdoppiamento di personalità. Questo dualismo che ho dentro. Prevaleva prima il comico poi il politico" ma è complicato perché "il comico ha il compito di non creare certezze, mentre il politico invece di essere perfetto. E allora come faccio io con questa dicotomia? Come analizzo la realtà?".
EXPO "PENSAVO FOSSE UN CASINO INVECE..." - Grillo ha anche affrontato il tema Expo. "Anche l'Expo...pensavo fosse un casino invece comincia a dare un po' d'impulso". Parlando - in tono semiserio - di Milano durante il suo spettacolo ha aggiunto "Avete una città pulita, maledetti, ho tirato di sacchetti per strada e li hanno tirati su subito", ha proseguito Grillo con tono canzonatorio rivolgendosi al pubblico milanese del teatro. "Una città piena di turisti, che funziona - ha concluso -. L'unica cosa che mi dà soddisfazione è che per l'inquinamento vivete un anno in meno di quelli che vivono a Crotone".
"NON SONO ANDATO VIA, COMINCEREMO FASE NUOVA" - Prima di chiudere lo show rinnovando il suo impegno Grillo ha ironizzato sulle sue due 'anime', quella del politico e del comico. "Dovrò continuare a sopportare questo comico-politico - ha detto -. Deve uscire qualcosa di nuovo, non so ancora cosa". Alla conclusione dello spettacolo, dopo aver parlato, tra le altre tematiche, anche di reddito universale ("È sparita la classe media. Il sogno è di avere un reddito universale senza condizioni") e tasse ("Togliamo tutte le tasse sul lavoro, teniamo solo l'Iva sui consumi al 50%"), ha aggiunto: "Cominceremo una fase nuova. Non sono andato via , sono lì, sento, osservo e guardo, dobbiamo cambiarlo questo paese è ognuno di voi deve fare la propria parte".