Un solo obiettivo: non dimenticare Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza, uccisa il 27 maggio con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, reo confesso, nell’appartamento in cui la coppia viveva, in via Novella a Senago. E tanti progetti per sensibilizzare e contrastare la violenza di genere. Il "Gruppo di lavoro in memoria di Giulia Tramontano e Thiago" è diventato realtà. Martedì sera si è svolto il primo incontro nella sala consigliare. Fortemente voluto dal consiglio comunale, nominato dal sindaco Magda Beretta, è composto da Ornella Lavandini, consigliere comunale con il ruolo di coordinatrice, Elena Cipriano, Tiziana Tosi, Fabio Gallo e Mimma Mirella Aurelio. Si tratta di cinque cittadini senaghesi che hanno presentato la propria candidatura rispondendo all’Avviso pubblicato a fine gennaio dal Comune.
"Siamo molto soddisfatti della nascita di questo gruppo come da indicazioni del consiglio comunale - ha dichiarato il sindaco Beretta - La sinergia tra l’amministrazione comunale, il Gruppo di lavoro e le realtà associative del territorio, scuole e enti del terzo settore potrà sicuramente creare politiche positive per contrastare la violenza di genere e fare educazione. Il ricordo di Giulia e Thiago dovrà vivere in queste azioni concrete, questa la mission di Senago". Al primo incontro hanno partecipato anche il vicesindaco Saverio Cucinotta e l’assessore Francesco Quattrociocchi che hanno relazionato sulle attività già in corso come per esempio l’organizzazione di un appuntamento il prossimo 27 maggio, ad un anno dall’uccisione di Giulia e Thiago e una corsa non competitiva di atletica leggera, attività sportiva praticata da Giulia. "Questo gruppo di lavoro nasce in memoria della nostra concittadina vittima di femminicidio per lavorare a favore di tutte ‘le Giulia che ancora oggi silenziosamente stanno subendo atti di violenza fisica e psicologica, per essere al loro fianco e dare loro supporto", ha dichiarato la coordinatrice Lavandini. Tra i progetti anche l’intitolazione del parco pubblico di via Novella, davanti alla casa dove viveva Giulia aperto a tutte le scuole medie d’Italia. Il Comune metterà a disposizione un immobile sequestrato alla criminalità organizzata per una casa rifugio per donne maltrattate e si attiverà affinché la Casa di Comunità che sorgerà a Senago abbia ambulatori per la lotta alla violenza contro le donne.
Roberta Rampini