
Il medagliere conta solo un bronzo, ma cresce la squadra per Milano Cortina 2026
Al TD Garden di Boston l’inno italiano non è mai risuonato, eppure il bilancio dei Mondiali di Pattinaggio di figura è più che positivo grazie a una medaglia di bronzo e diverse carte olimpiche conquistate. La rassegna era infatti qualificante per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. La squadra azzurra torna dagli Stati Uniti con due pass nel singolo maschile, uno nel femminile, due per le coppie di artistico e uno per le coppie di danza, per un totale di nove pattinatori. La nazionale italiana potrà pure sperare di aggiungere alla spedizione olimpica anche una seconda coppia di artistica: in Cina, a Pechino, dal 17 al 21 settembre, sono in programma le qualificazioni, in cui torneranno in gara, dopo diversi anni, anche gli atleti russi. I pass non sono nominali e le decisioni finali verranno prese a ridosso delle Olimpiadi e in base al ranking e alle valutazioni che spettano alla FISG (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio). Gli ultimi a competere sul ghiaccio americano sono stati, nella danza, i milanesi Charléne Guignard e Marco Fabbri (nella foto), allenati dall’ex campionessa Barbara Fusar Poli, che si sono dovuti accontentare della medaglia di legno. I due sono arrivati quarti, costretti a rinunciare a quella che sarebbe stata la terza medaglia iridata consecutiva, mancata per 65 centesimi di punto (finale 206.46), battuti dai britannici Lilah Fear e Lewis Gibson (207.11).
Al maschile, il brianzolo Nikolaj Memola ha chiuso al decimo posto (255.13), mentre Daniel Grassl, al tredicesimo (242.31). Tra le donne, sorride Lara Naki Gutmann, grazie al miglior piazzamento della carriera ad un Mondiale ovvero tredicesimo posto con il punteggio di 181.97. Gli unici a tornare nel Bel Paese con una medaglia sono, nell’artistico, Sara Conti e Niccolò Macii che si sono messi al collo il bronzo con il punteggio di 210.47, distante solamente 58 centesimi dal primato personale. Davanti a loro i giapponesi Riku Miura e Ryuichi Kiyhara (219.79), che hanno preceduto i tedeschi Minerva Fabienne Hase e Nikita Volodin (219.47). L’altra coppia, composta da Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini ha concluso tredicesima (174.08). A dominare il medagliere sono stati gli Stati Uniti in virtù soprattutto dei primi posti di Alysa Liu tra le donne e di Madison Chock ed Evan Bates nella danza. Il bilancio è di una competizione emozionante dove i sogni a cinque cerchi e i titoli mondiali si sono uniti.