
di Alessandra Zanardi
Il 3 novembre 2018, a Casteldaccia, nel Palermitano, morirono in 9. Insieme a una figlia oggi 15enne, Giuseppe Giordano è l’unico sopravvissuto a una tragedia che si è portata via quasi tutta la sua famiglia: la moglie Stefania Catanzaro, 33 anni, i figli Federico, 15 anni, e Rachele, un anno, i genitori, un fratello, una sorella, un nipote di 3 anni e la nonna di quest’ultimo. Una terribile strage nella villetta – che poi si scoprì essere abusiva – presa in affitto dalla famiglia Giordano e invasa dal fango per l’esondazione del torrente Milicia. "Un vuoto incolmabile. Non potevo restare lì, dove tutto mi ricordava la mia adorata famiglia", racconta il palermitano, 39 anni, che lo scorso autunno ha deciso di lasciare la Sicilia per San Giuliano, dove alcune cugine gli hanno fatto da appoggio. Proprio a San Giuliano sta cercando di ritagliarsi una nuova vita, pur nel dramma che lo segnerà per sempre.
"Mio figlio Federico con la sorellina Rachele in braccio" è l’ultima immagine che Giuseppe ricorda di quella tragica sera di quasi 4 anni fa. "Poi il fango ha invaso la villa, si sono rotti i vetri e io sono stato sbalzato all’esterno dalla furia dell’acqua". È sopravvissuto aggrappandosi a un albero, ma non ha potuto fare nulla per i suoi cari. Si è salvata la terza figlia, che al momento del disastro non era in casa perché era andata con uno zio a comprare dei dolci. "Se per qualche tempo, dopo la tragedia, sono rimasto in Sicilia è stato per lei, che non voleva separarsi dalla nonna materna – racconta -. Poi non ce l’ho più fatta. Avevo bisogno di staccare".
Una delle prime persone che Giuseppe ha conosciuto a San Giuliano è stato Idlir Hoxha, di origine albanese, "che per me è diventato come un fratello. Mi ha offerto lavoro nella sua autofficina e anche nel bar “I dolci di Kloe”, del quale è titolare. Così le mie giornate trascorrono fra l’officina e il bancone. Più mi tengo impegnato, meglio è". Tra chi sta cercando di dare una mano a Giuseppe c’è anche Daniele Castelgrande, che a San Giuliano è assessore e pure presidente del Milan club “I pirati 2.0"” Durante l’ultimo evento del club è stato ricordato Federico Giordano, che era un tifoso milanista. E i soci si sono stretti attorno a Giuseppe. "Mi hanno abbracciato tutti, è stato bello. Più che aiuti economici, cerco rapporti affettivi".
Dopo aver alloggiato per qualche tempo da una cugina, Giuseppe ha preso in affitto un bilocale a Serenella. "La città è ordinata, le persone cordiali. Qui ho ritrovato un po’ di serenità. Impossibile parlare di felicità, dopo quello che è successo". Per la strage di Casteldaccia è in corso un processo a carico, tra gli altri, del sindaco del paese Giovanni Di Giacinto. "Torno in Sicilia solo per le udienze. E per andare al cimitero".