Milano, 2 novembre 2020 - Per la prima volta nella sua storia lunga 40 anni, l’hotel Astoria ieri ha spalancato le porte in veste di "albergo Covid" per accogliere malati che non necessitano di ricovero, ma di un luogo in cui stare in isolamento per non contagiare familiari o comunque altre persone. "Al momento sono entrati i primi cinque ospiti", spiega al telefono Camilla Doni, titolare insieme alla sorella e al fratello della struttura a 3 stelle in viale Murillo 9, vicino piazzale Lotto. "La nostra è una famiglia di albergatori dal 1955. Abbiamo voluto mettere a disposizione 70 camere per dare un segnale alla città e restituire un po’ di quello che abbiamo avuto, dato che Milano è la città in cui da sempre viviamo e lavoriamo". Per questo la famiglia ha partecipato al bando lanciato da Ats.
Ora il "Covid hotel" è attivo, e da domani lo sarà anche la Rsa (pronta ma mai aperta proprio a causa dell’emergenza sanitaria) Adriano Community center in via Mulas nel quartiere Adriano. "Il nostro staff è a disposizione insieme a quello sanitario, siamo in partnership", continua Doni. L’invio degli ospiti è coordinato dalla Centrale unica regionale dimissione post ospedaliera. Per far sentire ogni ospite "a casa", per quanto possibile in una situazione di malattia e isolamento, gli albergatori hanno provveduto a fornire bollitori, a mettere a disposizione un’edicola digitale e ad addolcire l’atmosfera con fiori. Ieri i primi cinque sono stati accompagnati nelle stanze e hanno ricevuto i pasti consegnati da un fornitore esterno.
L’albergo così si è trasformato provvisoriamente, come era successo durante la prima ondata di Covid all’Hotel Michelangelo di piazza Luigi di Savoia che da marzo a luglio ha accolto oltre 511 positivi fino alla completa guarigione. I malati prendono il posto dei clienti in un momento di crisi: senza turismo né eventi, le prenotazioni sono crollate. Alla riapertura di settembre solo il 15% delle stanze dell’Astoria (rimasto chiuso da marzo) era occupato, a fronte del 75% del periodo Covid free. Altre 70 camere doppie a uso singolo e 17 appartamenti per piccoli nuclei familiari sono stati allestiti nella futura Rsa del quartiere Adriano dalla cooperativa Proges che era stata il "soggetto gestore" dell’Hotel Michelangelo per l’ospitalità dei malati Covid. Riservato ai positivi, un comparto di 8mila metri quadri, dal piano terra ai tre piani superiori, all’interno della struttura Adriano Community center. Domani, anche qui entreranno i primi ospiti.