JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Cronaca

Hubrains, la missione di Giustiniano. Buone notizie, supporto, idee: "Per cambiare il mondo. Davvero"

L’associazione cresce sulle ali dell’entusiasmo e con l’aiuto di Fondazione Cariplo "L’importante è ascoltare tutti, non giudicare. Ognuno deve poter dimostrare il proprio valore".

Hubrains, la missione di Giustiniano. Buone notizie, supporto, idee: "Per cambiare il mondo. Davvero"

L’associazione cresce sulle ali dell’entusiasmo e con l’aiuto di Fondazione Cariplo "L’importante è ascoltare tutti, non giudicare. Ognuno deve poter dimostrare il proprio valore".

Una web radio che dirama solo buone notizie, perché "quelle cattive ci fanno dimenticare dell’amore". Non esiste dolore più grande di quello di perdere un figlio, tanto che non c’è una parola per descrivere la condizioni di un genitore che lo attraversa. Giustiniano La Vecchia è un papà che ci è passato e che ha trasformato il dolore in una missione: aiutare le nuove generazioni a trovare il "loro posto nel mondo". Nasce così l’associazione Hubrains, in collaborazione con Fondazione Cariplo.

Nata come comunità virtuale durante la pandemia, si è evoluta in un progetto strutturato con l’obiettivo di offrire nuove opportunità ai giovani creando una rete tra giovani, aziende e professionisti, facilitando collaborazioni e scambi. "I ragazzi e le ragazze di oggi mi hanno insegnato la grande bellezza. Hanno però un grosso problema: non hanno nessuno che li ascolta perché parlano un linguaggio diverso. Noi adulti non gli stiamo raccontando la realtà, non gli stiamo dicendo che il mondo è cambiato, e allo stesso tempo non ci fidiamo più di loro. Ma sono loro che salveranno il mondo, mentre a noi resta solo un compito: dimostrare che esiste la possibilità di farlo", spiega il fondatore.

Supportare i giovani nel loro percorso di crescita, aiutandoli a scoprire i propri talenti, a sviluppare competenze e a creare nuove opportunità. Ma come? Oltre alla web radio, in partenza a fine mese e composta da una redazione di giovanissimi, il progetto mira a creare spazi virtuali e fisici di incontro. Tra questi non ci sono solo biblioteche o coworking, ma spazi di incontro informali tra giovani e lavoro direttamente in azienda, come accade ad Alpignano, in provincia di Torino, dove è nato il primo Creative Hub a La Mect Srl. Ma anche dei veri e propri caffè creativi per l’inserimento lavorativo. A Pieve Emanuele, in provincia di Milano è già partito il primo. È stato inserito tra le attività del Bar Come te, cooperativa sociale che crea posti di lavoro e di occupazione per le persone fragili con particolare attenzione alle persone con disabilità psichica che vivono spesso una maggiore condizione di isolamento e di emarginazione sociale. Un insegnamento su tutti: non avere paura di sbagliare.

"Ispirare vuol dire ascoltare le persone senza giudicarle, credere nel loro talento. Il talento non è nient’altro che creatività e conoscenza uniti alla passione. Ogni ragazzo ha il suo talento, ma non possiamo giudicare a priori. Dobbiamo dar loro la possibilità di commettere degli errori, di fallire, perché sono gli unici momenti nei quali si imparano davvero delle cose. Non voglio che giovani non abbiano la possibilità di dimostrare il loro valore", conclude La Vecchia.