Milano, 12 ottobre 2022 - La migliore università al mondo? Si conferma Oxford, almeno secondo il Times Higher Education (The) World University Rankings 2023. Al secondo posto Harvard, al terzo Cambridge. Ma la sorpresa maggiore arriva dall'Italia. A livello mondiale, la miglior new entry nella classifica (che riguarda 1799 atenei di 104 Paesi) infatti è la milanese Humanitas University, aperta nel 2014 e arrivata in classifica nella fascia 201-250.
"Una grandissima soddisfazione - ha commentato il rettore Marco Montorsi - In questi sei anni abbiamo corso". Fra le università italiane, prima in classifica è Bologna seguita dalla Normale di Pisa, che sono fra le prime 200 al mondo. Segue poi Padova. Fra le migliori 250, figurano anche il Sant'Anna di Pisa, la Sapienza di Roma, e l'università San Raffaele di Milano. Ma nelle posizioni alte della classifica fra le migliori 250 ora c'è anche l'Humanitas, università medica che ha quattro corsi di laurea: quello di infermieristica (triennale e magistrale), di fisioterapia e due corsi di medicina in lingua inglese, la Medical School e Med Tech, corso realizzato con il Politecnico di Milano che abbina gli studi sanitari a quelli di tecnologia e garantisce non solo la laurea in medicina, ma anche la laurea triennale in ingegneria biomedica. Corsi a cui si aggiungono le 22 scuole di specializzazione.
"In questo risultato ci speravamo - ha detto all'Ansa il rettore -. Sono passati sei anni da quando abbiamo aperto e ci siamo impegnati in aspetti tenuti in conto nel ranking come la qualità della ricerca, l'impatto delle pubblicazioni, il livello di internazionalizzazione, con i corsi di medicina in lingua inglese. In sei anni abbiamo corso". Il risultato "dimostra quanto la ricerca e il sistema universitario italiano possano raccogliere la sfida della competizione a livello globale ed europeo, valorizzando le competenze e assumendo un ruolo crescente nell'attrazione di talenti. Infatti THE conferma l'impatto della nostra ricerca scientifica, che raggiunge uno score di 99,7 su 100, in linea con quanto emerso in altri ranking internazionali", come il Leiden CWTS che la posiziona al primo posto in UE per percentuale di pubblicazioni scientifiche nel top 10% a livello mondiale e U-Multirank che la mette all'ottavo in Europa per il corso di laurea in Medicina.
Al momento sono 240 gli universitari che si sono laureati all'Humanitas, mentre sono 1.800 gli studenti iscritti ai corsi di laurea, e 400 i post graduate (cioè quelli che stanno facendo la specializzazione), mentre sono 125 i docenti contrattualizzati stabilmente e 250 costituiscono la open faculty, sono cioè medici che in ospedale fanno da tutor agli studenti. "Questo ci permette di avere un rapporto studenti/docenti molto buono», spiega il rettore. Nei due corsi in inglese il 43% degli universitari è straniero «dagli Stati Uniti all'Indonesia, da Israele all'India - conclude Montorsi - ma il nostro obiettivo è arrivare al 50%.".