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I cantieri fuorilegge: "Irregolarità nel 70% delle ditte controllate. Attenzione sui Giochi"

Criticità emerse anche su interventi per le Olimpiadi. Vertice in Prefettura. Il caso dei certificati di formazione “fantasma“, in un’impresa 85 falsi su 90.

Una manifestazione dei sindacati per chiedere sicurezza sul lavoro

Una manifestazione dei sindacati per chiedere sicurezza sul lavoro

di Andrea Gianni

Irregolarità di varia natura, dai contratti al rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, dalla formazione ai documenti obbligatori, sono state riscontrate nel 55% delle ditte che operano in 23 grandi cantieri milanesi ispezionati nel corso del 2024 nell’ambito delle attività di vigilanza congiunta. La percentuale di irregolarità sale al 71% considerando solo le 21 aziende attive in due cantieri legati alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 finiti al centro di controlli. Dati, resi noti dalla Uil Milano e Lombardia, emersi nel corso dell’ultimo incontro convocato dalla Prefettura del Gruppo di lavoro permanente per la sicurezza sul lavoro e il lavoro sommerso. Un tavolo che riunisce carabinieri, polizia locale, Ispettorato del lavoro, Inps, Inail, Cassa edile, Ats, Camera di commercio, Assolombarda, Assimpredil, Confcommercio, Api, Cna, Confartigianato, Unione Artigiani, Cgil, Cisl e Uil con le categorie dei lavoratori dell’edilizia. E dal bilancio sulle "attività di vigilanza" nel 2024 "con focus sugli accessi nei cantieri di Milano-Cortina" è emerso uno scenario preoccupante, con condizioni di lavoro critiche anche su grandi opere che stanno modificando il volto della città.

"Sono dati che ci allarmano – spiega Eloisa Dacquino, segretaria confederale Uil Lombardia – e ci consegnano un quadro di illegalità diffusa, di irregolarità contrattuali e contributive, lavoro sommerso, violazioni in materia di sicurezza, distacchi illeciti. Un quadro poco rassicurante, anche nell’ambito di opere pubbliche. Aggiungiamo – conclude – che non abbiamo ancora contezza da parte del Comune di Milano delle opere messe a bando con risorse Pnrr". Durante l’incontro è stata anche presentata una scheda elaborata da Ats sulle false attestazioni di formazione. Un tema cruciale, visto che l’anno scorso l’Inail ha ricevuto 36.464 denunce di infortunio e la Procura di Milano apre in media 1600 fascicoli d’inchiesta ogni anno per violazioni delle norme anti-infortuni. Ora, dai controlli dell’Ats Città metropolitana, sono emersi casi come quelli di un’impresa con 85 dipendenti su 90 in possesso di falsi attestati di formazione. Un quadro allarmante che riguarda, in particolare, il settore dell’edilizia, che sta vivendo anche una crisi occupazionale. Le assunzioni nelle costruzioni, infatti, secondo l’ultimo rapporto Uil su dati Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro, nel Milanese sono calate dal 17,8% lo scorso gennaio rispetto allo stesso mese del 2024. Un dato che potrebbe essere dovuto a diversi fattori che si incrociano, dalla fine dei bonus alle inchieste sulla rigenerazione urbana milanese che hanno rallentato la corsa dell’immobiliare.