MARIANNA VAZZANA
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Cronaca

I cerchi olimpici spostano il drappo per Giulio Regeni

Da pochi giorni sulla facciata di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, non compare più lo striscione giallo con...

Da pochi giorni sulla facciata di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, non compare più lo striscione giallo con...

Da pochi giorni sulla facciata di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, non compare più lo striscione giallo con...

Da pochi giorni sulla facciata di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, non compare più lo striscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni“ che è stato spostato sul retro dell’edificio. Questo, come spiega il Comune, perché sono stati posizionati davanti al Palazzo i Cerchi Olimpici, i cosiddetti “Spectaculars”, e gli Agitos, emblema delle Paralimpiadi, in vista dei Giochi di Milano - Cortina che rimarranno lì fino alla fine del periodo olimpico. Le prescrizioni del cerimoniale del Cio sulle posizioni dei loghi olimpici sulle facciate dei palazzi non prevedono la compresenza di altri messaggi e quindi il Comune ha spostato lo striscione dedicato al ricercatore italiano ucciso in Egitto. La presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, a nome dell’amministrazione, ha parlato nelle scorse settimane con la famiglia Regeni avvertendola dello spostamento, e la famiglia si era detta d’accordo. Si tratta quindi di una circostanza tecnica e il Comune ribadisce l’impegno per la verità per Giulio Regeni.

Proprio a lui, e alla libertà di ricerca, è stata dedicata lo scorso 14 marzo la XVII edizione dell’UniStem Day, il più grande evento internazionale di divulgazione scientifica per gli studenti delle scuole superiori, che si è svolto in contemporanea in 97 atenei e centri di ricerca di 12 Paesi, coinvolgendo più di 30mila studenti. Quest’anno tra gli ospiti anche Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, che da anni conducono una battaglia per la libertà di studio, di movimento e di ricerca della verità su quel che ci circonda e ci accade. L’evento, coordinato dal centro UniStem dell’Università di Milano, è nato nel 2009 da un’idea di Elena Cattaneo, professoressa dell’Università di Milano e senatrice a vita, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza sulle cellule staminali e la ricerca biomedica, ma ha man mano ampliato i suoi orizzonti.