
Nicolò Fagioli (attuale calciatore della Fiorentina, a sinistra) e Sandro Tonali, oggi giocatore del Newcastle
Milano, 14 aprile 2025 – "Zanio ha fatto o ancora niente? Italia che ti ha detto?". Tommaso De Giacomo, l’organizzatore delle scommesse illecite, chiede conto al calciatore Sandro Tonali dei debiti di gioco accumulati da Nicolò Zaniolo e Alessandro Florenzi, che veniva indicato con il nickname "Italia". E Tonali, che avrebbe fatto da tramite fra il bookmaker e altri giocatori del giro della serie A e della Nazionale, nella chat del 6 dicembre 2022 replica: "Zanio niente, non risponde sul gruppo. Italia dice che mi porta 50 dopo Dubai".
Sono decine le conversazioni, agli atti dell’inchiesta della Gdf e della Procura di Milano sulle scommesse clandestine, dalla quale emerge anche il sospetto di talpe a Torino e Roma, che documentano i debiti accumulati da calciatori, con compensi stellari bruciati online.

Zaniolo, all’epoca alla Roma e ora alla Fiorentina, nelle chat veniva etichettato come "ludopatico sicuro" anche da Nicolò Fagioli, attuale centrocampista viola. L’angoscia e i debiti del 24enne Fagioli, che poi ha affrontato una battaglia contro la ludopatia, emerge dai tentativi di convincere amici della sua città, Piacenza, a fare bonifici "falsi" per prendere tempo con i creditori. Aveva chiesto prestiti per oltre 587mila euro a una ventina di giocatori, amici e professionisti dello sport tra cui l’arbitro Francesco Luciani. Il suo agente, Cristiano Pompili, avrebbe versato 30mila euro, l’arbitro di basket Andrea Valzani 10mila.
In una nota recuperata nel telefono di Fagioli, con nomi e soprannomi di persone a cui avrebbe chiesto prestiti, compare anche un certo "Fedez". Nome che, annota la Gdf, a differenza di altri "non è stato possibile ricollegare ai soggetti emersi" e quindi identificare. A un certo punto, sempre nel 2022, le richieste di saldare si fanno pressanti. "Non perdo tempo a insultarti – scrive De Giacomo a Fagioli –. C’è da pagare 10k e da metà settembre rate da 30k senza un minuto di ritardo".
Il calciatore spiega di essere "messo malissimo". Manda screenshot con messaggi di persone che "mi scrivono continuamente". Tra loro l’attuale portiere del Monza in prestito dal Sassuolo Stefano Turati: con "numerosissimi messaggi" chiede la restituzione di 12mila euro. Fagioli cerca di rastrellare denaro nel suo ambiente, chiede soldi "a mezza Piacenza". Un compaesano, anche lui scommettitore, pretende 8mila euro, dopo avergliene prestati 6.500. "Lo sai che gli strozzini chiedono di meno?", replica il calciatore.

Un altro conoscente risponde con un audio: i soldi "dovrai chiederli a chi so io però non è gente tranquilla". Lo stesso Tonali e l’arbitro Pietro Marinoni definiscono Fagioli, nelle chat, come una "mina vagante" che "può perdere tutto". E c’è anche chi ironizza sul dramma della ludopatia. Stefano Caianiello, consigliere comunale a Cisterna di Latina e scommettitore, in una chat con il calciatore Buonaiuto scrive che "in Consiglio abbiamo presentato un progetto contro la ludopatia". Con successive risate.