Il suv che si ferma in mezzo alla strada. Scendono due uomini dal fisico imponente, alti un metro e novanta, coi volti coperti da passamontagna. Vanno dritti verso una Maserati Levante posteggiata in zona Porta Venezia: dentro ci sono una cinquantunenne russa residente a Milano e la figlia diciannovenne. I due riescono ad aprire la portiera lato passeggero e si impossessano di uno zaino Dior con un mini tesoro: due paia di orecchini Dior per un valore complessivo di 36mila euro, un Rolex da 15mila euro, carte di credito e airpods. Poi la fuga sulla Range Rover, non ancora rintracciata dalla polizia. Le modalità fulminee del raid fanno pensare a un colpo mirato, magari preceduto da un pedinamento.
Stando a quanto ricostruito finora, alle 18.40 di lunedì, madre e figlia hanno accompagnato in via Ramazzini un ventiduenne e una ventenne, entrambi italiani, amici della diciannovenne. Le due donne sono rimaste a bordo della Levante, in attesa che i ragazzi lasciassero le valigie in casa. In quel momento, è avvenuto il blitz: in due sono scesi dalla Range Rover e si sono avvicinati alla macchina. Uno ha provato ad aprire la portiera anteriore sinistra, ma la conducente è riuscita a chiuderla; l’uomo, però, ha infilato il braccio nel finestrino semiaperto e ha colpito la donna con un pugno. Negli stessi secondi, il complice ha aperto la portiera destra e ha preso lo zaino con il bottino. La chiamata al 112 di un testimone ha fatto scattare l’intervento dei poliziotti delle Volanti: l’uomo che ha assistito in diretta all’assalto ha parlato di una terza persona che attendeva nell’abitacolo del Range Rover, pronto a ripartire.
Il sistema di geolocalizzazione degli auricolari ha tracciato il passaggio del suv in via Gatto, in zona Forlanini, ma poi dei rapinatori (italiani, secondo le prime informazioni) si sono perse le tracce. Ora partiranno gli accertamenti investigativi, che si concentreranno sui filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza.
Nicola Palma