REDAZIONE MILANO

I ghisa sulle barricate. La protesta di spalle nel ricordo di Savarino: "Mai più in bicicletta"

I vigili si sono voltati durante gli interventi di Granelli e Ciacci "No" del Sulpl. Domani lo sciopero sui turni serali e notturni.

I ghisa sulle barricate. La protesta di spalle nel ricordo di Savarino: "Mai più in bicicletta"

La protesta è stata plateale quanto annunciata, anche se con modalità diverse e ancor più visibili rispetto alle attese: non un passo indietro per prendere simbolicamente le distanze dal Comune e chi lo stava rappresentando in quel momento, bensì girati di spalle come a non voler ascoltare chi stava parlando. Ieri mattina, i delegati sindacali di tutte le sigle (a eccezione del Sulpl che ha deciso di attenersi a quanto annunciato alla vigilia) si sono voltati quando ha preso la parola l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli per ricordare Nicolò Savarino, il vigile travolto e ucciso la sera del 12 gennaio 2012 in via Varè dal Suv guidato dall’allora minorenne Remi Nikolic.

Lo stesso trattamento è stato riservato (e questo forse è ancor più significativo per il Corpo) al comandante di via Beccaria Marco Ciacci, nella sua qualità di dirigente del settore Sicurezza urbana e quindi diretta espressione di Palazzo Marino. I rappresentanti dei confederali e di Csa e Sulpl hanno accusato la Giunta di non rispettare le promesse, "come quella importantissima e disattesa" secondo la quale "non avrebbero più consentito di effettuare i servizi di controllo del territorio a piedi o in bicicletta". "Non vogliamo che si ripetano le condizioni che hanno portato alla morte di Nicolò", ha spiegato Amilcare Tosoni della Cisl. "Il Comune deve pensare alla sicurezza dei suoi vigili", ha aggiunto Gianmarco Aiello della Uil. "Savarino è stato un agente amato e stimato dai cittadini – ha detto Granelli nel suo intervento – non solo dopo quanto gli è capitato quel tragico 12 gennaio, ma anche prima, per il suo modo di lavorare ed essere al servizio e vicino ai cittadini, per contribuire a portare sicurezza nei quartieri: questo è quello che ci ha insegnato e che ci ricorda ogni anno, ogni giorno".

Già, il tema sicurezza: "Vorrei chiedere alle colleghe e ai colleghi di Savarino – ha proseguito l’esponente della Giunta Sala – di essere capaci di trovare il modo per rispondere ancora oggi ai bisogni di sicurezza dei nostri quartieri, ma con modi, tempi e organizzazione rinnovata, adeguata ai bisogni di sicurezza della Milano di oggi, diversa da quella del 2012, diversa da quella del 2002". Il 2002, l’anno in cui è stato sottoscritto il contratto decentrato che il Comune vuole in parte modificare per scardinare il sistema dei coefficienti e aumentare il numero di pattuglie in strada nei turni serali e notturni (portandolo rispettivamente a 30 e 15). Ecco il vero nodo, che ha generato il muro contro muro con i sindacati: "Auspichiamo e speriamo che anche loro si siedano al tavolo e ci aiutino a costruire una soluzione migliore possibile perché nessuno ha la pretesa di avere idee geniali – ha affermato Granelli al termine della cerimonia –. Tuttavia, una cosa è certa: non possiamo non cambiare nulla". E infatti si cambierà già dal 13 febbraio, quando alcune delle clausole dell’accordo siglato 22 anni fa in epoca albertiniana smetteranno di avere effetto per decisione unilaterale del Comune. "Come possiamo confrontarci con una spada di Damocle sulla nostra testa? – chiede Orfeo Mastantuono, segretario provinciale del Csa – Non accettiamo decisioni preconfezionate e calate dall’alto".

Domani andrà in scena lo sciopero della categoria, in concomitanza con le sfilate di Milano Moda Uomo e soprattutto con il match di campionato Milan-Roma allo stadio Meazza: assenti i ghisa, toccherà a poliziotti e carabinieri gestire il traffico e intervenire in caso di incidenti stradali in zona San Siro. "Non ci fermiamo, il contratto non si tocca", taglia corto Daniele Vincini, segretario del Sulpl.

Nicola Palma