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Razzante* Il 22 ottobre potrebbe presto diventare la Giornata nazionale della cittadinanza digitale. Lo prevede una proposta di legge...
Razzante*Il 22 ottobre potrebbe presto diventare la Giornata nazionale della cittadinanza digitale. Lo prevede una proposta di legge già approvata al Senato e ora in discussione alla Camera, che punta a "promuovere l’alfabetizzazione e l’educazione digitale in tutta Italia, in particolare tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado". Un’iniziativa in linea con gli eventi proposti dai Paesi del Consiglio d’Europa che, nel dedicare il 2025 al tema dell’educazione alla cittadinanza digitale, hanno auspicato la promozione negli Stati di Giornate o Settimane volte all’approfondimento e alla discussione del tema. L’obiettivo della proposta di legge è quello di stimolare la riflessione e il confronto sull’uso etico degli strumenti digitali. Non basta, infatti, alimentare il circuito delle competenze tecniche, ma è necessario trasmettere alle nuove generazioni la visione di una Rete solidale, inclusiva, rispettosa dei diritti individuali e profondamente democratica, cioè al servizio di tutti e non solo dei più forti e di controlla le tecnologie. Le tecnologie sono certamente utili al progresso dell’umanità perché favoriscono al diffusione delle informazioni e la condivisione delle idee. Tuttavia, i loro utilizzi devono ispirarsi a un sano equilibrio tra libertà e responsabilità, al fine di evitare pericoli, in particolare per i minori, che spesso navigano nel web in maniera superficiale e poco accorta. Il Consiglio d’Europa ha dedicato il 2025 alla riflessione sull’educazione alla cittadinanza digitale, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza circa le opportunità, i rischi e le sfide del nuovo spazio virtuale. Una Giornata evidentemente non può bastare a governare un’emergenza ma rappresenta certamente un segnale importante di attenzione delle istituzioni verso la formazione digitale e la tutela dei diritti in Rete.
*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano