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Francesco Desiderato e la ditta di autodemolizioni a Bruzzano posta sotto sequestro: è considerato il suo quartiere generale
"Nel 2022, Saverio Lo Mastro, sempre con l'impresa G.Group srl, stipulava un contratto per la ristrutturazione dei bagni pubblici siti nei locali Atm della metropolitana di Milano, fermata Duomo". I lavori hanno preso il via il 9 maggio di tre anni fa, come da telefonata tra il titolare (fittizio) della società e Francesco Orazio Desiderato. Sì, perché, secondo le indagini di Antimafia e carabinieri, dietro il geometra vibonese finito ai domiciliari all'alba di martedì 25 febbraio 2025, c'era uno dei broker della droga più influenti della Lombardia, nipote di Antonio Mancuso alias "Zio 'Ntoni" dell'omonima 'ndrina di Limbadi e a sua volta arrestato dai militari del Nucleo investigativo di via Moscova, coordinati dal pm Gianluca Prisco e guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino. Di quei bagni si parlò anche durante la Design Week, per via del primo "Tokyo Toilet" a Milano installato proprio nella stazione del metrò più centrale della città.
Gli affari di Desiderato
L'inchiesta della Dda ha ricostruito in primo luogo gli affari legati al core business del cinquantenne nativo di Vibo Valentia e residente a Barlassina, vale a dire il traffico di droga: intercettazioni e conversazioni decriptate sulla piattaforma di messaggi segreti SkyEcc hanno consentito ai segugi dell'Antidroga del Comando provinciale di ricostruire l'ammontare delle partite di cocaina, hashish e marijuana gestite da Desiderato e dai suoi presunti complici sin dal 2020. Un aiuto determinante alle indagini è arrivato anche dalle dichiarazioni di Claudio Agostino Romeo, trait d'union tra il broker e i fornitori di droga, che a un certo punto, sentendosi minacciato dal "capo", ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri e di avviare un percorso di collaborazione con la giustizia.
L'affare 110%
Dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Daniela Cardamone, emerge che il quartier generale di Desiderato, in detenzione domiciliare dal 2016 per motivi di salute e poi in regime di differimento della pena, era la ditta di autodemolizioni di via Girardengo a Bruzzano, su terreni per i quali il cinquantenne versava l'affitto a esponenti della famiglia Flachi. Durante la pandemia, il narcotrafficante avrebbe fiutato anche l'affare del Superbonus, acquistando ponteggi da cantieri a Messina per 70mila euro e rivendendoli a tre ditte edili individuali intestate a cittadini nordafricani ricavandone circa 250mila euro.
I bagni nel metrò
E poi c'è la questione della ristrutturazione dei bagni del metrò alla fermata Duomo, con un preventivo lavori di 55.600 euro comunicato da Lo Mastro a Desiderato il 5 maggio 2022. Un mese dopo, il cantiere finì anche al centro di un controllo dei ghisa dell'Ufficio investigazioni e prevenzione nucleo ambiente, che elevarono "contestazioni penali per l'accantonamento non autorizzato di rifiuti (macerie) in un deposito a lui concesso in uso". Subito dopo quel blitz, Lo Mastro chiamò Desiderato per informarlo in tempo reale, in particolare "per risolvere una situazione legata a un dipendente identificato in cantiere".