"I medici di famiglia rischiano di scomparire". È l’allarme lanciato da Anna Pozzi, segretaria provinciale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Milano, in una email inviata ai sindaci dell’area metropolitana. A sollevare nuovi timori sono le notizie di questi giorni sulla riforma del Servizio sanitario territoriale. "Si parla di risorse umane per popolare le case di comunità inserendo con un contratto di lavoro dipendente i nuovi medici di famiglia, che quindi non andranno a sostituire i medici operativi nei loro studi nei diversi Comuni – spiega la segretaria della Fimmg –. Pensiamo sia utile aprire un confronto. Da parte nostra c’è la massima disponibilità, ma parlare di giovani medici di famiglia inquadrati come dipendenti all’interno delle case di comunità e pensare che sia un progetto che guardi al futuro proprio non convince noi medici della Fimmg. Siamo certi che questa scelta sia un ulteriore passo verso lo spegnimento di un altro pezzo di servizio sanitario nazionale. Si ridurrebbe ulteriormente il numero dei medici di famiglia perché la nostra professione peggiorerebbe in termini di attrattività. In più nella nostra regione centinaia di medici deciderebbero di chiedere il pensionamento e lasciare il Servizio sanitario pubblico".
Se la riforma venisse approvata, avverte Pozzi, sarebbero molte le conseguenze negativa. "Quando in un piccolo paese un medico va in pensione sarebbe sostituito da un giovane che, assunto in una casa di comunità, non potrebbe prendere il suo posto nello studio e quindi nel giro di qualche anno scomparirebbero gli ambulatori. Inoltre anche il rapporto di fiducia medico/paziente verrebbe meno, in quanto nelle case di comunità con i turni non sempre si troverebbe lo stesso medico". Un altro rischio paventato dalla Fimmg e che nessuno voglia più fare il medico di famiglia. "In Lombardia, al corso per diventare medici di famiglia su oltre 500 posti si sono presentati in meno di 280 e hanno iniziato la frequenza meno di 200 medici. Al prossimo giro potrebbe essere peggio. Siamo preoccupati per questo scenario. Pensiamo siano temi importanti e siamo interessati a promuovere iniziative e incontri sul territorio".
Ro.Ramp.