MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

I numeri del Consiglio. Dalla guerra a San Siro. Presentate 587 mozioni e 1.088 interrogazioni

Il recordman resta il dem Pantaleo con 106 proposte alla Giunta. Gli altri stakanovisti degli atti sono De Chirico, Piscina, Verri e Giungi. I temi più trattati vanno dal conflitto a Gaza al futuro dello stadio.

I numeri del Consiglio. Dalla guerra a San Siro. Presentate 587 mozioni e 1.088 interrogazioni

I numeri del Consiglio. Dalla guerra a San Siro. Presentate 587 mozioni e 1.088 interrogazioni

Partiamo dai numeri: 384 mozioni, 203 ordine del giorno e 1.088 interrogazioni. Ecco, in sintesi, una delle attività dei consiglieri comunali dall’ottobre 2021, cioè dall’insediamento dei nuovi eletti dopo le Comunali, fino allo scorso 13 giugno.

Una premessa. Chi segue i lavori dell’assemblea di Palazzo Marino sa che si tratta di proposte o richieste di approfondimento – rivolte dai consiglieri alla Giunta – che non sempre vengono analizzate dall’aula e, in alcuni casi, anche quando vengono approvate dal Consiglio non sempre diventano atti concreti dell’esecutivo. Eppure mozioni e ordini del giorno sono gli atti che mostrano la capacità di proposta degli eletti a Palazzo Marino. Chi sono gli stakanovisti degli atti da presentare in Consiglio comunale? Il consigliere del Partito democratico Rosario Pantaleo conferma il primato già conquistato nel 2023, con 106 proposte presentate su un totale di 587 mozioni e ordini del giorno. Ma iperattivi, dal 2021, sono stati anche – nel fronte dell’opposizione di centrodestra – il forzista Alessandro De Chirico, i leghisti Alessandro Verri, Samuele Piscina, Pietro Marrapodi e Deborah Giovanati, i fratelli d’Italia Riccardo Truppo, Enrico Marcora e Francesco Rocca. Nella maggioranza di centrosinistra, invece, oltre al recordman Pantaleo, si sono distinti per un alto numero di proposte o interrogativi alla Giunta Sala il democratico Alessandro Giungi, il verde Carlo Monguzzi, la riformista Giulia Pastorella.

Nelle ultime settimane, i temi più gettonati nei documenti presentati dagli eletti a Palazzo Marino sono stati la guerra tra Israele e Palestina, il futuro dello stadio di San Siro, lo stato di abbandono dell’ex Palasharp, la cittadinanza onoraria per Julian Assange. Altro tema “caldo“ la mobilità, con Marco Mazzei (lista Sala) tra i più propositivi. È stata sua la mozione, approvata dall’aula, che chiedeva di estendere a tutta la città il limite di 30 km/h. Un obiettivo troppo ambizioso, secondo il sindaco Giuseppe Sala, che ha deciso di procedere per gradi, estendendo il limite di 30 chilometri all’ora in primis alle aree in prossimità delle scuole.

Il caso della mozione sulla città a 30 km/h serve anche per capire che – come accenato sopra – non tutte le mozioni e gli odg approvati dall’assemblea di Palazzo Marino diventano atti dell’amministrazione. Di fatto si tratta di proposte indirizzate al sindaco e alla Giunta, che poi possono decidere se metterle in pratica alla lettera, solo in parte o ignorarle perché considerate impraticabili per motivi politici, tecnici o economici.

Un’ultima curiosità. Oltre agli stakanovisti di mozioni, ordini del giorno e interrogazioni, ci sono anche i consiglieri che non hanno ritenuto di utilizzare questi atti per presentare proposte o sollevare temi. Scorrendo la tabella che, come detto all’inizio, fa un bilancio da inizio mandato a oggi, il consigliere di FI Gianluca Comazzi, che è anche assessore regionale al Territorio, non ha presentato neanche una mozione o un odg, ma ha utilizzato lo strumento dell’interrogazione per chiedere conto all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli sul Nucleo Tutela Animali della Polizia locale.