
Colombo Clerici* Notizie positive per l’economia del Paese nel 2024. Due i numeri chiave: crescita del Pil (2.192 miliardi di...
Colombo Clerici*
Notizie positive per l’economia del Paese nel 2024. Due i numeri chiave: crescita del Pil (2.192 miliardi di euro), più 0,7%; e il rapporto tra indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche e Pil che ha registrato un forte miglioramento rispetto al 2023, attestandosi a -3,4%. La spesa pubblica nel 2024 è stata di 1.108,4 miliardi, il 50,6% del Pil. Ma se il saldo primario è migliorato, passando da -3,6% a +0,4%, la pressione fiscale è cresciuta di oltre un punto percentuale passando dal 41,4 del 2023 al 42,6 del 2024 e la spesa per interessi è aumentata del 9,5%.
Nel 2024, rileva l’Istat, dal lato degli impieghi i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,6%, gli investimenti fissi lordi dello 0,5% e le esportazioni di beni e servizi dello 0,4%. La crescita del Pil è accompagnata dal decremento delle importazioni di beni e servizi dello 0,7%. Il contributo alla variazione del Pil della domanda nazionale è risultato positivo (+0,5%) grazie alla spesa delle famiglie residenti, la spesa delle Amministrazioni Pubbliche, gli investimenti fissi lordi.
La spesa per consumi finali delle famiglie è cresciuta dello 0,4%. In campo economico, la spesa per consumi di servizi è aumentata dello 0,4%, quella per beni dello 0,6%. Gli incrementi più significativi, in volume: spese per trasporti (+3,5%), informazione e comunicazioni (+3,6%) e per alberghi e ristoranti (+2%). Si registrano variazioni negative nelle spese per vestiario e calzature (-3,6%) e servizi sanitari (-3,7).
Tra i settori produttivi, l’incremento è del 2% in agricoltura e pesca, dell’1,2% nelle costruzioni e dello 0,6% nei servizi, mentre l’industria in senso stretto ha segnato un -0,1%. Nel terziario aumenti marcati si sono registrati per i servizi di informazione e comunicazione (+1,6%), le attività finanziarie e assicurative (+1,6%), le attività immobiliari (+2,7%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrative e dei servizi di supporto (+1,8%). Dati positivi, quindi. Ma quanto vengano avvertiti dalla maggior parte delle famiglie sul “carrello della spesa”, è un altro discorso.
*Presidente Assoedilizia