SIMONA BALLATORE
Cronaca

I pionieri del quadriennale. L’alberghiero Frisi lancia la nuova formula e punta all’università

L’obiettivo è formare due classi a settembre. Le iscrizioni banco di prova. Il preside: "Rinnovare i professionali". Il coraggio della periferia tra arte e lavoro.

L’obiettivo è formare due classi a settembre. Le iscrizioni banco di prova. Il preside: "Rinnovare i professionali". Il coraggio della periferia tra arte e lavoro.

L’obiettivo è formare due classi a settembre. Le iscrizioni banco di prova. Il preside: "Rinnovare i professionali". Il coraggio della periferia tra arte e lavoro.

di Simona BallatoreMILANOLa maturità un anno prima, per entrare nel mondo del lavoro (che bussa), ma anche per proiettarsi verso l’alta formazione tecnica o l’università. La rivoluzione quadriennale è pronta al debutto all’istituto alberghiero Frisi, nel suo “Polo dell’Ospitalità” di via Otranto, a Quarto Oggiaro: è il primo istituto statale di Milano a tentare concretamente l’impresa, ribattezzata “4 x Future!“ "Non è stato semplice": la premessa del dirigente, Luca Azzollini: "La sperimentazione era partita l’anno scorso, a ridosso di Natale. All’epoca non avevamo portato la valutazione sul tavolo del collegio docenti, non c’erano i tempi". Il 4+2 era salpato così in sordina, trainato dalle scuole paritarie e dai centri di formazione professionale regionali. "Anche quest’anno il meccanismo è partito tra fine dicembre e inizio gennaio: significa non capire come funziona l’orientamento nelle scuole – scuote la testa il preside –. Ma abbiamo deciso di provare lo stesso". Le iscrizioni - ormai alle porte - saranno il vero banco di prova. Gli open day sono quasi tutti alle spalle, ma una volta ricevuto il via libera dal collegio docenti, il Frisi ha deciso di non rinviare l’esperimento, sul quale stava ragionando da un anno: presenterà la formula 4+2 in un open day “extra”, il 25 gennaio, alle 10.30 in via Otranto. Parallelamente si stanno contattando telefonicamente le famiglie che avevano partecipato ai precedenti incontri e le scuole, per avvisarle della novità.

"Siamo pronti – sottolinea Azzollini –. Abbiamo creato una rete con il Ciofs-Fp di Cinisello Balsamo, le Salesiane di don Bosco e l’Its agroalimentare di Sondrio, che ha un forte legame con il mondo produttivo". Non sarà una scorciatoia, ma un percorso completamente nuovo: si deve arrivare in quarta già attrezzati per la maturità. "Potenzieremo anche i laboratori – spiega Guido Villa, coordinatore didattico del Polo dell’Ospitalità –. L’obiettivo è creare due classi: una di enogastronomia e pasticceria e l’altra di sala, vendita e accoglienza. Il primo anno sarà dedicato al consolidamento delle competenze di base e più orientativo: sarà un “assaggio“ di tutte le discipline di indirizzo; in seconda si sceglie quale approfondire". Anche il riorientamento è più semplice. "Altro punto di forza è il legame con le aziende, non solo per i Pcto (ex alternanza scuola-lavoro, ndr) – prosegue Villa –: si coinvolgono i manager nella parte formativa, il confronto con i docenti è continuo".

La svolta quadriennale - nei licei come nei tecnici e nei professionali - spesso divide i docenti: se non si raggiunge la maggioranza, si ferma ai nastri di partenza. "Sono nel mondo dell’istruzione professionale ormai da 40 anni – ricorda Azzollini – e sono convinto che i professionali dovrebbero rinnovarsi ogni dieci anni per restare al passo. Siamo alla sesta o settima riforma e ogni volta si alzano le barricate, ma poi si studia, ci si confronta e ci si convince a provare". Una formula non sostituisce l’altra. L’Olmo di Cornaredo - sempre sotto l’ala del Frisi - è gettonatissimo e ha sempre iscrizioni in esubero: qui resterà l’articolazione su cinque anni. Nel Polo dell’Ospitalità di via Otranto si porteranno avanti entrambe e si cercherà con il quadriennale di attrarre di più. "Anche perché una ricetta va trovata, non solo qui – ricorda il preside –: stanno arrivando i nati del 2011 e stiamo entrando negli anni del forte calo demografico. La formazione professionale è la prima a risentirne". Come le scuole di periferia. Ed è qui che si sperimenta di più. Sempre a Quarto Oggiaro è in corso la sfida dell’arte, con il liceo Gastel che a settembre compirà tre anni; continua a crescere il Les, Scienze umane, con opzione economico-sociale. Ci sarà terreno fertile anche per il liceo del Made in Italy? "Al momento non ci stiamo lavorando sopra, ci siamo concentrati sul 4+2 – confessa Azzollini –, anche perché fino a dicembre il Made in Italy avrebbe dovuto sostituire una classe di “Les“. Chi lascerebbe una formula che funziona con un profilo ignoto? Ora che l’obbligo non c’è più potrebbe essere un’ipotesi di lavoro per il futuro".